STRAGIOCHIAMO 2013
Stragiochiamo 2013
Pronti… via! Riparte Stragiochiamo l’appuntamento più atteso dell’estate Oristanese, ideato dalla Gio.e.sport (coop. soc. Onlus) con la finalità di promuovere l’educazione e la formazione di bambini, ragazzi ed intere famiglie, attraverso pomeriggi di giochi e sport, nelle piazze e nelle strade del centro storico del proprio paese, così da promuovere una corretta cultura sportiva in un contesto di forte identità territoriale.
Confermate fino ad oggi per l’ottava edizione 12 tappe nei centri storici dei paesi di:
Fordongianus 23 luglio
Bauladu 27 luglio
Bonarcado 31 luglio
Ardauli 9 agosto
Marrubiu 24 agosto
Ula Tirso 25 agosto
Baratili San Pietro 5 settembre
Solarussa 6 settembre
Tramatza 7 settembre
Riola Sardo 14 settembre
Narbolia 15 settembre
Seneghe 21 settembre (Finale)
L’Unione Europea ha proclamato il 2013 “Year of air”, iniziativa pensata per sensibilizzare governi e cittadini sul problema sempre più critico dell’inquinamento atmosferico ed il progetto Stragiochiamo svilupperà la tematica europea creando un’occasione per condividere i valori dello sport, della responsabilità e della consapevolezza ambientale. Saranno il gioco, l’attività motoria e lo sport gli strumenti privilegiati per educare e sensibilizzare bambini, ragazzi e famiglie, nell’ottica di un’educazione permanente che possa migliorare la qualità della vita di tutti. Confermate dunque l’attività motoria, i giochi sportivi (volley, basket e calcetto) e l’orienteering fotografico per le strade del centro storico. Accanto alle attività di gioco e sport sarà presente l’officina della bicicletta, ovvero un laboratorio di ciclosofia dove a partire dalla prima tappa sarà presente una bici vecchia, abbandonata ed arrugginita che rappresenta il mezzo ed il filo conduttore per intraprendere il curioso viaggio di Stragiochiamo 2013. La bici come metafora del cambiamento, un modo per vedere il mondo con occhi diversi ed educare alla mobilità sostenibile.
Appuntamento dunque il 23 luglio a Fordongianus ore 17.30 piazza del Comune e come dice mirabilmente il poeta greco Costantino Kavafis, nella poesia Itaca , “il nostro viaggio sarà già la meta”.
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Fordongianus · 23 luglio
Una Vecchia bici da corsa arrugginita poggia su una statua all’angolo della via che porta al Municipio di Fordongianus, destando la curiosità dei bambini e dei genitori del paese.
È la bici che lo staff di Stragiochiamo ha scelto come metafora del cambiamento per intraprendere il lungo viaggio estivo dove rispetto dell’ambiente, movimento e mobilità sostenibile rappresentano le tematiche principali affrontate durante l’evento.
Gli abitanti di Fordongianus hanno risposto prontamente all’invito, un centinaio di presenze tra partecipanti e famiglie al seguito, si sono riversate nel centro storico, rigorosamente a piedi ed in bici, abbandonando per un intero pomeriggio la propria auto, testimoniando che sono sufficienti piccoli comportamenti per cambiare e migliorare il mondo.
Famiglie intere impegnate in giochi ed attività sportive svolte con impegno, entusiasmo e determinazione.
Accanto alle attività ludico sportive l”’officina della bicicletta”, laboratorio di ciclosofia, dove Francesco e Sara hanno smontato e consegnato il primo pezzo della bici.
Sarà cura dei vincitori dare il proprio contributo restaurandolo e personalizzandolo. Così vogliamo sperare che la bicicletta arrugginita ed abbandonata in un vecchio ricovero per attrezzi, smontata pezzo per pezzo e rimontata pezzo per pezzo con il contributo di tutti i partecipanti dei paesi di Stragiochiamo, possa riprendere a pedalare e “vivere” emozionanti tragitti. Una metafora che rappresenta il nostro impegno al cambiamento per arricchire le esistenze di ciascuno di noi.
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Grazie agli amici di Fordongianus.
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Bauladu · 25 luglio
Un fiume di biciclette sulla strada dell’anfiteatro colora il caldo pomeriggio di giochi e sport nel paese di Bauladu.
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Si racconta che un bambino di Granollers, nei pressi di Barcellona, abbia detto che la bicicletta è più democratica dell’automobile perché possono usarla tutti, anche i bambini, mentre per l’auto occorre una certa età, la patente e tanti soldi.
Per noi di Stragiochiamo la bicicletta oltre ad essere un mezzo più democratico contribuisce alla crescita dei bambini e dei ragazzi rendendoli autonomi e indipendenti attraverso processi di apprendimento e di interiorizzazione dello spazio e dell’ambiente in cui si vive.
Bauladu come altri piccoli centri del nostro territorio ne è la conferma.
Tutti pronti ma con un cambio di programma perché il termometro segna 38° ed allora costume per i più piccoli e giochi sotto l’acqua con il gonfiabile trasformato per l’occasione in uno scivolo acquatico; gavettoni per le medie e le superiori tra una partita e l’altra.
Al termine dei giochi tutti prendono posto all’anfiteatro per un’emozionante ritorno al passato con la visione delle foto di stragiochiamo 2006, primissima edizione della manifestazione ludico sportiva che a Bauladu raggiunge l’ottava edizione.
Grazie a tutte le famiglie che hanno dopo anno rinnovano una “calda” accoglienza.
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Bonarcado · 31 luglio
“La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti” recita Albert Einstein.
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Lo sanno bene i bambini e ragazzi di Bonarcado che hanno sfrecciato con le loro biciclette ad ogni incontro preparatorio di stragiochiamo mostrando sicurezza e padronanza nel muoversi in piazza ed in strada.
In ben 103 hanno risposto presentandosi all’appuntamento mercoledì 31 luglio nella suggestiva piazza di Bonacatu, meta di pellegrini che ogni anno chiedono protezione alla Madonna, trasformata per l’occasione in emozionanti campi di giochi e sport per un lunghissimo pomeriggio estivo.
Mentre i ragazzi delle medie e delle superiori si affrontano nei giochi sportivi di pallavolo, basket e calcetto, i bambini delle elementari davanti alla chiesa di San Sebastiano muniti di cartina e fotografie si riversano per le vie del paese alla ricerca dei particolari fotografici scelti da Giorgio. Gianluca e Cristiana guidano invece i più piccoli nei giochi di motoria e sul gonfiabile.
Al termine del terzo turno di gioco tutti in piazza a ballare “limbo”, l’inno di stragiochiamo 2013 scelto da Sara per coinvolgere tutta la comunità in un momento di gioia e festa.
Accanto alla fontana Francesco prepara la cassetta degli attrezzi per smontare la ruota posteriore della bici di stragiochiamo, in modo da consegnare ai vincitori il pezzo da restaurare e personalizzare.
Il pomeriggio di stragiochiamo si è concluso con le classifiche finali, la proclamazione dei finalisti di Bonarcado e naturalmente la promessa di restaurare la ruota posteriore della bici di stragiochiamo, donando il proprio contributo al progetto comune di regalare una nuova opportunità di “vita” ad un mezzo ormai dimenticato, lasciato invecchiare ed arrugginire in solitudine.
Grazie per averci regalato gioie ed emozioni.
Ardauli · 9 agosto
La ciclosofia sostiene che quando si è in bici la percezione del mondo che ci circonda , ma anche di noi stessi , è diversa. Pedalare è meditazione e contemplazione, la nostra mente si spegne per un po’ e la nostra parte “bambina” emerge regalandoci benessere e rilassamento. Se poi lo scenario è quello della piazza di San Damiano ad Ardauli con il suo bel vedere, l’emozione ed il coinvolgimento divengono totali.
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Come ogni anno è Pino il primo ad accoglierci e darci il benvenuto seguendoci passo dopo passo dall’allestimento fino alla conclusione dell’evento.
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Ritroviamo per la settima edizione lo stesso entusiasmo della prima, con i bimbi che una volta facevano la motoria ormai grandi a gareggiare nei giochi sportivi e nell’orienteering.
Gli adulti insieme a Vilma danno il proprio meglio per individuare i particolari fotografici di Ardauli a dimostrazione che il gioco è una cosa seria perché ci permette di apprendere per tutto il corso della vita anche da grandi, ed è proprio questa motivazione che ci spinge a trovare anno dopo anno nuovi spunti per arricchire le nostre esistenze.
Il pomeriggio di Stragiochiamo vola e ci ritroviamo tutti sulle gradinate di san Damiano, mentre il sole tramonta, per le premiazioni ed i ringraziamenti finali ad augurarci che l’estate possa trascorrere in serenità lontano dagli incendi e che episodi come quelli di quel maledetto mercoledì di agosto non si ripetano più.
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Grazie a tutta la comunità di Ardauli, alle famiglie tedesche e francesi che si ritrovano ogni estate a stragiochiamo, a gli amici vicini di Neoneli.
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Ardauli · 24 agosto
“Una città non va solo pensata ma anche sognata” Didier Tronchet.
Immaginate un mondo dove tutti si spostano in bicicletta, dove l’aria è pulita, dove non c’è traffico, non ci sono rumori molesti ma solo quello del vento che passa tra i raggi delle ruote e al massimo qualche ‘drin drin’ dei campanelli.
Secondo voi è possibile?
Noi a Marrubiu ci abbiamo provato a trasformare la piazza del comune in un piccolo paradiso verde e sostenibile per alcune ore. E ci siamo riusciti…
Sciami di bambini e ragazzi che giravano in tondo in bici e al centro, quasi come un totem indiano, c’era lei, la nostra vecchia bici da corsa senza più ruote, senza il porta borraccia, e senza il manubrio smontato pochi minuti prima e dato in consegna ai vincitori di con la promessa di restaurarlo in tempo per la finale.
Un gioco per loro, ma anche una sfida in quanto si cimenteranno in qualcosa che di solito non sono abituati a fare.
Perché Stragiochiamo è sport e divertimento, ma è anche educazione e conoscenza e noi un tentativo lo facciamo.
In un epoca in cui gli oggetti vecchi e rotti si buttano noi vorremmo insegnare alle nuove generazioni che con un po’ di impegno, olio di gomito e fantasia anche le biciclette abbandonate ed arruginite possono riprendere a pedalare verso nuovi ed inaspettati tragitti.
Un grazie di cuore a tutti i partecipanti di Marrubiu.
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Ula Tirso · 25 agosto
“Volare come un uccello: ecco il sogno; correre sulla bicicletta: ecco oggi il piacere. Si torna giovani, si diventa poeti.” Alfredo Oriani, La bicicletta (1902).
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Ragazzi e ragazze, bambini e bambine… voi pensate che i nostri genitori possano insegnarci tutto? Sicuramente hanno tanto da dirci e da mostrarci, ma anche noi abbiamo qualcosa da insegnare a loro.
E allora dopo aver letto questa bella frase del poeta italiano Oriani andate da babbo e mamma e dite loro che ogni tanto sarebbe meglio parcheggiare la macchina e utilizzare più la bicicletta. Per andare a scuola, per andare dai nostri nonni, per andare a fare la spesa… insomma per compiere tutti quei piccoli spostamenti all’interno del nostro paese.
Usare la bici è un piacere perché ci permette di risparmiare (soldi e benzina), di inquinare meno l’aria, di osservare con più attenzione ciò che ci sta intorno, di divertirci con i nostri amici, di stare in forma e compiere attività fisica.
Ed è questo il messaggio che i partecipanti di Ula Tirso hanno trasformato in azione durante la sesta tappa di Stragiochiamo che quest’anno ha fatto suo il tema dell’aria e usa come metafora appunto la bici. Una bici vecchia e logora che pian piano smontiamo e diamo ai vincitori i quali devono restaurare ogni singolo pezzo.
Una carovana di magliette bianche in sella a ‘cavalli’ rossi, gialli, blu, rosa, a due ruote o con le rotelle ha invaso la piazza del paesino. Su e giù, giù e su con un costante ‘driiiin-drin-drin’ dei campanelli. Solo il momento della premiazione e la curiosità di conoscere i vincitori ha fatto posare le bici a terra.
Dopodichè tutti pronti per la deliziosa cena a base di cannizones che i genitori dei ragazzi hanno preparato per l’intera comunità e per noi dello staff.
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Un ringraziamento speciale a tutti voi per la favolosa accoglienza che ogni anno ci riservate.
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Baratili San Pietro · 5 settembre
La gente non si accorge se è estate o inverno quando è felice. Anton Cechov
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Per ben due volte abbiamo rimandato la tappa di Stragiochiamo nel paese di Baratili San Pietro, finalmente alla terza ci siamo riusciti. Ed eccoci in piazza del Comune e della Chiesa con più di 70 partecipanti, bambini e genitori che dalle 16 fino alle 20 sono rimasti con noi sotto un cielo azzurro, ma un po’ freddo. Non si stava malissimo certo, ma in effetti non c’era il bel caldo con cui siamo abituati a stra-giocare.
Un venticello fresco ci ha tenuto compagnia per tutta la durata della manifestazione e quando il sole ha si è nascosto dietro le case ci siamo infreddoliti ancor di più. Questo però non c’ha fermato, anzi ci ha spinto a muoverci maggiormente, a correre più veloce e saltare più in alto per provare a riscaldarci. D’altronde come può il clima metterci fuori gioco?? Non lo possiamo permettere!
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Sapevate che sono gli abitanti di alcuni tra i paesi più freddi dell’Europa ad usare maggiormente la bicicletta? Per esempio in Olanda o in Germania, dove la temperatura scende spesso sotto lo zero per alcuni mesi, ci si attrezza di guanti, k-way, cuffie per la testa, ombrelli e sciarpe e via in bici che ci sia neve o pioggia. Sarebbe bello avere questa mentalità anche qui in Italia e in modo particolare in Sardegna, dove non raggiungiamo temperature glaciali come nel nord del nostro continente e anzi possiamo permetterci di uscire a piedi o in sella alle nostre bike per gran parte dell’anno.
Grazie a tutti i partecipanti di Baratili, ai ragazzi e alle ragazze, ai bambini e alle bambine, ai loro genitori, all’assistente sociale, agli assessori e a Don Stefano che più volte ha dovuto recuperare i palloni da volley e calcio finiti nel suo cortile.
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Ai vincitori di Baratili abbiamo dato in prestito un pedale della nostra, ormai a pezzi, bicicletta da corsa. Per la finale la rivedremo più in forma che mai e non vediamo l’ora di poterci fare un giro!
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Solarussa · 6 settembre
La differenza tra la visione del mondo del ciclista e quella dell’automobilista è tra le più profonde che si possono immaginare. Didier Tronchet
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Non esiste frase più vera di questa. Che dite voi? Siete d’accordo? Quanto è bello godersi il viaggio con calma, osservando tutti i piccoli particolari che sono attorno a noi ma che troppo spesso, presi dalla velocità dell’automobile, non riusciamo a notare?
E allora proviamoci. Vogliamo che nelle nostre strade e vie ci siano meno macchine e più pedali per scoprire, col naso all’insù i nostri paesi, i nostri centri storici, per vivere in una dimensione più umana e familiare.
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Un po’ quello che già fate voi quando partecipate con noi a Stragiochiamo alla gara dell’orienteering. Ecco, a Solarussa tanti ragazzi e adulti ci hanno detto “non avevo mai visto quel particolare lì” “sai che è la prima volta che vedo quell’angolo del paese?” “ma come ha fatto Giorgio a notare questo? Io ci passo di fronte ogni giorno quando rientro a casa e non c’ho mai fatto caso!”.
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Ebbene, se tutto ciò vi è piaciuto perché non ripeterlo ogni giorno? Talvolta bastano gesti piccoli e semplici. Come quelli compiuti dai 150 partecipanti che nel paese della vernaccia si sono divertiti a pedalare nella via principale, di fronte al Comune. E nonostante qualche scivolata e scontro, via di nuovo in sella per sfrecciare con i propri amichetti.
Un ringraziamento a tutti gli assessori e al sindaco sempre presenti dall’inizio fino alla fine e oltre. Grazie ai solarussesi che sono sempre così numerosi e a tutti i bambini e ragazzi che ogni volta ci fanno divertire un mondo.
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Tramatza · 7 settembre
Verde gialla oppure turchese / mi porta veloce tra le vie del paese / che cada la pioggia o che soffi il vento / di andar in bici son sempre contento.
(Adriano Boscato)
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Oramai la nostra bicicletta, mascotte ufficiale e simbolo di questa ottava edizione di Stragiochiamo, quasi non si riconosce più, sembra solo un ammasso di ferraglia.
È completamente a pezzi, senza manubrio, ruote, sellino, forcella e, dopo sabato, anche senza il freno posteriore dato in prestito ai vincitori di Tramatza.
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Qui, in piazza Italia, i 90 partecipanti si sono seduti per terra e dopo tre ore di giochi e sport hanno ascoltato rapiti la triste storia della nostra bici, la quale tra una settimana e più tornerà a vivere e noi non vediamo l’ora.
Tutti i suoi componenti dovranno essere rimessi a posto e restaurati entro il 21 settembre, giornata della tappa finale.
Sì lo sappiamo, vi stiamo facendo una testa così per questa bicicletta! Ma noi dello staff di Stragiochiamo ci teniamo tanto al fatto che nei nostri paesi la si usi sempre di più e che i bambini e i ragazzi si abituino a muoversi e spostarsi in completa autonomia nel rispetto dell’ambiente e dell’aria e compiendo un po’ di movimento che sicuramente non fa male alla loro salute, anzi.
Ringraziamo il sindaco Stefano Pala e gli assessori, nonché tutti gli abitanti di Tramatza che dopo ben sette edizioni ancora partecipano a Stragiochiamo con la stessa passione e lo stesso entusiasmo del primo anno. Grazie!
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Riola Sardo · 14 settembre
“Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza”.
Herbert George Wells
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Siamo ripetitivi, lo sappiamo, ma impariamo a usare più la bicicletta dell’automobile e spostiamoci all’interno dei nostri piccoli paesi su due ruote. Avremo solo vantaggi da questo comportamento: spendiamo meno denaro in benzina, facciamo attività fisica, non inquiniamo l’aria e anche i bambini sono più autonomi e indipendenti.
Tra le cose che ci hanno colpito di più, oltre alle zanzare che all’imbrunire ci hanno assalito mentre smontavamo l’attrezzatura facendo di noi un lauto banchetto, è stato il momento in cui Paola ha raccontato ai ragazzi e bambini di Riola la storia della nostra bicicletta da corsa. Ha detto “quindi ragazzi proviamo a riportare in vita questa vecchia bici”.
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E, presa più che alla lettera, alcuni bambini di quarta o quinta elementare hanno iniziato a soffiare sulla bici e a inviarle, con le mani a mo’ di ‘onda energetica di Goku’, la loro energia vitale gridando “ti riporto in vita io” o “prendi la mia forza!”. Questo finchè uno dei più grandi si è avvicinato spiegando loro che “riportare invita” significa provare a restaurarla per fare in modo che funzioni ancora e che qualcuno possa continuare a utilizzarla. A quel punto un po’ perplessi si sono guardati tra di loro, non hanno detto una parola, hanno preso ognuno la propria bicicletta e si sono messi a girare intorno al parco che costeggia il Rio Mare Foghe. È stata un scena davvero simpatica!
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A Riola eravamo in tanti nel prato verde del parco, ci siamo divertiti un bel po’ alla motoria con Cristina e Silvia sul grande scivolo, nei diversi sport con Francesco, Gianluca e Ivan e nell’orienteering assieme a Giorgio, ma forse il gioco più bello per i giovani partecipanti era scivolare su pezzi di cartone lungo il dorso delle piccole colline!
È stato difficile, alla fine, fare le premiazioni. Tutti volevano correre in bicicletta e questo è sicuramente un buon segno: non si sono interessati molto ai vincitori, erano più propensi a stare in sella e pedalare, pedalare e pedalare, fare gare di velocità e muoversi ancora instancabilmente! Ci siamo divertiti anche noi grazie a loro! E grazie anche agli assessori e a tutti i partecipanti!
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Narbolia · 15 settembre
“Cosa c’è di meglio di una gita in bicicletta fuori porta? Zaino sulle spalle, con i panini, con le bibite e la torta. Lo sappiamo tutti che fa bene alla salute andare in mountain-bike.” Zecchino d’Oro – Monta in mountain-bike
Stragiochiamo 1 – Cielo grigio e piovoso 0.
Eh sì… alla fine abbiamo vinto noi. Dopo un primo momento di indecisione, stavamo per annullare la tappa dato, per dirla alla sarda, ‘sa scrosciada de abba’ fatta fino a tre quarti d’ora prima dell’inizio della manifestazione di Narbolia. Ma, mentre, eravamo lì che ragionavamo sul fatto di montare o non montare i campi, rimandare o non rimandare Stragiochiamo, abbiamo visto arrivare i bambini del paese con i genitori. Alcuni in bici, altri a piedi. Nessuno in automobile. La decisione è stata semplice. Abbiamo aperto il furgone e allestito tutto in un men che non si dica!
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Non ci siamo certo lasciati spaventare da un po’ di pioggia e dai nuvoloni grigi che ci passavano sopra le teste. Poi guardando le facce emozionate dei bambini desiderosi di giocare con noi e soprattutto di sapere cosa avevamo in serbo per loro e le loro bici, non potevamo che prendere quella decisione.
In fila arrivavano in segreteria dicendo “io mi voglio iscrivere!” “ma cosa dobbiamo fare in bici?” “quando la facciamo la ciclo-pedalata?” “io me la sono dimenticata, vado a casa a prenderla. Mi aspettate per iniziare?”.
Ai bambini le due ruote piacciono, non c’è altro da dire. Perché? Forse perché hanno la possibilità di spostarsi velocemente, di essere indipendenti, di usare la fantasia e immaginare di essere sopra un cavallo e giocare ai cowboy (come è successo a Narbolia). Allora un appello agli adulti, non roviniamo tutto viziandoli a salire in auto anche solo per qualche centinaio di metri.
E con Narbolia siamo arrivati agli sgoccioli. Era, infatti, la penultima tappa di questa edizione dedicata all’aria e alla mobilità sostenibile. E a proposito di questo, la nostra bella bici da corsa ormai non si riconosce più. Di lei è rimasto solo il telaio con la catena arrugginita che abbiamo dato agli ultimi vincitori. Ma non vi preoccupate perché sabato 21 a Seneghe avremo la possibilità di vedere una bicicletta nuova e fiammante, in grado di correre ancora e fare di nuovo migliaia di kilometri. Tutto ciò grazie al lavoro dei ragazzi e dei loro genitori che piano piano l’hanno restaurata pezzo per pezzo!
Grazie mille a tutti i giovani partecipanti di Narbolia, ai loro genitori, al sindaco e agli assessori. Ci vediamo sabato a Seneghe per la finalissima! Non mancate!
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Seneghe · 21 settembre
La bicicletta è bella per quello che ti può dare. Ti fa stare bene, ti dà la possibilità di sentire, di parlare, di vedere il mondo da un’altra angolazione. La bicicletta ti fa tornare indietro nel tempo. Ti fa tornare ragazzo.
Davide Cassani
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In piazza a Seneghe per la super finale di questa ottava edizione di Stragiochiamo eravamo più di 350 partecipanti, aggiungendo genitori, amici e parenti abbiamo sicuramente raggiunto le 500 presenze. Un invasione vera e propria di magliette bianche e blu che per un pomeriggio intero ha scosso il centro storico del bel paese di montagna.
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Ci siamo divertiti veramente tanto: abbiamo giocato come sempre a volley, calcetto, basket e orienteering, mentre il quarto gioco è stato la gimcana e gara di velocità in mountain-bike, un vero spasso per i ragazzi del primo e del secondo livello!
Per i più piccoli, invece, oltre ai percorsi di attività motoria e alle decine di salti e scivolate sul grande scivolo gonfiabile, è stato allestito uno spazio in cui poter disegnare, colorare e ritagliare. Insieme a Silvia hanno costruito un percorso di piccole bici che raffigurava il viaggio di Stragiochiamo 2013 tutto dedicato all’aria e al mezzo a due ruote, vero protagonista delle nostre tappe.
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E a proposito di biciclette… ecco la nostra bici da corsa completamente restaurata dai vincitori dei diversi paesi, che ringraziamo veramente tanto per l’ottimo lavoro svolto. Un lavoro prefetto servito a rimettere in piedi e dare nuova vita a un ammasso di ferraglia blu e tutto arrugginito, senza freni, con le ruote sgonfie e con un manubrio praticamente inutilizzabile. Ora guardate un po’…
È praticamente nuova. Perfetta. In grado di percorrere ancora kilometri e kilometri di salite e discese, di strade dritte e curve a gomito! Un capolavoro che testimonia la buona volontà di decine di ragazzi incontrati lungo questa splendida estate 2013 nei diversi paesi della nostra provincia.
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Paesi che vogliamo nominare uno ad uno, per ringraziarli dell’ospitalità, per averci accolto con passione e partecipazione: Fordongianus 23 luglio, Bauladu 27 luglio, Bonarcado 31 luglio, Ardauli 9 agosto, Marrubiu 24 agosto, Ula Tirso 25 agosto, Baratili San Pietro 5 settembre, Solarussa 6 settembre, Tramatza 7 settembre, Riola Sardo 14 settembre, Narbolia 15 settembre e ovviamente Seneghe dove si è svolta la finale. Un’estate intensa e soddisfacente, che ci ha regalato tante gioie e momenti unici e divertenti.
Un caro saluto a tutti voi da Paola, Francesco, Silvia, Alessandra, Matteo, Ivan, Gianluca, Cristina, Giorgio, Sara e Giulia.
Stragiochiamo 2013
Pronti… via! Riparte Stragiochiamo l’appuntamento più atteso dell’estate Oristanese, ideato dalla Gio.e.sport (coop. soc. Onlus) con la finalità di promuovere l’educazione e la formazione di bambini, ragazzi ed intere famiglie, attraverso pomeriggi di giochi e sport, nelle piazze e nelle strade del centro storico del proprio paese, così da promuovere una corretta cultura sportiva in un contesto di forte identità territoriale.
Confermate fino ad oggi per l’ottava edizione 12 tappe nei centri storici dei paesi di:
Fordongianus 23 luglio
Bauladu 27 luglio
Bonarcado 31 luglio
Ardauli 9 agosto
Marrubiu 24 agosto
Ula Tirso 25 agosto
Baratili San Pietro 5 settembre
Solarussa 6 settembre
Tramatza 7 settembre
Riola Sardo 14 settembre
Narbolia 15 settembre
Seneghe 21 settembre (Finale)
L’Unione Europea ha proclamato il 2013 “Year of air”, iniziativa pensata per sensibilizzare governi e cittadini sul problema sempre più critico dell’inquinamento atmosferico ed il progetto Stragiochiamo svilupperà la tematica europea creando un’occasione per condividere i valori dello sport, della responsabilità e della consapevolezza ambientale. Saranno il gioco, l’attività motoria e lo sport gli strumenti privilegiati per educare e sensibilizzare bambini, ragazzi e famiglie, nell’ottica di un’educazione permanente che possa migliorare la qualità della vita di tutti. Confermate dunque l’attività motoria, i giochi sportivi (volley, basket e calcetto) e l’orienteering fotografico per le strade del centro storico. Accanto alle attività di gioco e sport sarà presente l’officina della bicicletta, ovvero un laboratorio di ciclosofia dove a partire dalla prima tappa sarà presente una bici vecchia, abbandonata ed arrugginita che rappresenta il mezzo ed il filo conduttore per intraprendere il curioso viaggio di Stragiochiamo 2013. La bici come metafora del cambiamento, un modo per vedere il mondo con occhi diversi ed educare alla mobilità sostenibile.
Appuntamento dunque il 23 luglio a Fordongianus ore 17.30 piazza del Comune e come dice mirabilmente il poeta greco Costantino Kavafis, nella poesia Itaca , “il nostro viaggio sarà già la meta”.
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Fordongianus · 23 luglio
Una Vecchia bici da corsa arrugginita poggia su una statua all’angolo della via che porta al Municipio di Fordongianus, destando la curiosità dei bambini e dei genitori del paese.
È la bici che lo staff di Stragiochiamo ha scelto come metafora del cambiamento per intraprendere il lungo viaggio estivo dove rispetto dell’ambiente, movimento e mobilità sostenibile rappresentano le tematiche principali affrontate durante l’evento.
Gli abitanti di Fordongianus hanno risposto prontamente all’invito, un centinaio di presenze tra partecipanti e famiglie al seguito, si sono riversate nel centro storico, rigorosamente a piedi ed in bici, abbandonando per un intero pomeriggio la propria auto, testimoniando che sono sufficienti piccoli comportamenti per cambiare e migliorare il mondo.
Famiglie intere impegnate in giochi ed attività sportive svolte con impegno, entusiasmo e determinazione.
Accanto alle attività ludico sportive l”’officina della bicicletta”, laboratorio di ciclosofia, dove Francesco e Sara hanno smontato e consegnato il primo pezzo della bici.
Sarà cura dei vincitori dare il proprio contributo restaurandolo e personalizzandolo. Così vogliamo sperare che la bicicletta arrugginita ed abbandonata in un vecchio ricovero per attrezzi, smontata pezzo per pezzo e rimontata pezzo per pezzo con il contributo di tutti i partecipanti dei paesi di Stragiochiamo, possa riprendere a pedalare e “vivere” emozionanti tragitti. Una metafora che rappresenta il nostro impegno al cambiamento per arricchire le esistenze di ciascuno di noi.
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Grazie agli amici di Fordongianus.
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Bauladu · 25 luglio
Un fiume di biciclette sulla strada dell’anfiteatro colora il caldo pomeriggio di giochi e sport nel paese di Bauladu.
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Per noi di Stragiochiamo la bicicletta oltre ad essere un mezzo più democratico contribuisce alla crescita dei bambini e dei ragazzi rendendoli autonomi e indipendenti attraverso processi di apprendimento e di interiorizzazione dello spazio e dell’ambiente in cui si vive.
Bauladu come altri piccoli centri del nostro territorio ne è la conferma.
Tutti pronti ma con un cambio di programma perché il termometro segna 38° ed allora costume per i più piccoli e giochi sotto l’acqua con il gonfiabile trasformato per l’occasione in uno scivolo acquatico; gavettoni per le medie e le superiori tra una partita e l’altra.
Al termine dei giochi tutti prendono posto all’anfiteatro per un’emozionante ritorno al passato con la visione delle foto di stragiochiamo 2006, primissima edizione della manifestazione ludico sportiva che a Bauladu raggiunge l’ottava edizione.
Grazie a tutte le famiglie che hanno dopo anno rinnovano una “calda” accoglienza.
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Bonarcado · 31 luglio
“La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti” recita Albert Einstein.
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Lo sanno bene i bambini e ragazzi di Bonarcado che hanno sfrecciato con le loro biciclette ad ogni incontro preparatorio di stragiochiamo mostrando sicurezza e padronanza nel muoversi in piazza ed in strada.
In ben 103 hanno risposto presentandosi all’appuntamento mercoledì 31 luglio nella suggestiva piazza di Bonacatu, meta di pellegrini che ogni anno chiedono protezione alla Madonna, trasformata per l’occasione in emozionanti campi di giochi e sport per un lunghissimo pomeriggio estivo.
Mentre i ragazzi delle medie e delle superiori si affrontano nei giochi sportivi di pallavolo, basket e calcetto, i bambini delle elementari davanti alla chiesa di San Sebastiano muniti di cartina e fotografie si riversano per le vie del paese alla ricerca dei particolari fotografici scelti da Giorgio. Gianluca e Cristiana guidano invece i più piccoli nei giochi di motoria e sul gonfiabile.
Al termine del terzo turno di gioco tutti in piazza a ballare “limbo”, l’inno di stragiochiamo 2013 scelto da Sara per coinvolgere tutta la comunità in un momento di gioia e festa.
Accanto alla fontana Francesco prepara la cassetta degli attrezzi per smontare la ruota posteriore della bici di stragiochiamo, in modo da consegnare ai vincitori il pezzo da restaurare e personalizzare.
Il pomeriggio di stragiochiamo si è concluso con le classifiche finali, la proclamazione dei finalisti di Bonarcado e naturalmente la promessa di restaurare la ruota posteriore della bici di stragiochiamo, donando il proprio contributo al progetto comune di regalare una nuova opportunità di “vita” ad un mezzo ormai dimenticato, lasciato invecchiare ed arrugginire in solitudine.
Grazie per averci regalato gioie ed emozioni.
Ardauli · 9 agosto
La ciclosofia sostiene che quando si è in bici la percezione del mondo che ci circonda , ma anche di noi stessi , è diversa. Pedalare è meditazione e contemplazione, la nostra mente si spegne per un po’ e la nostra parte “bambina” emerge regalandoci benessere e rilassamento. Se poi lo scenario è quello della piazza di San Damiano ad Ardauli con il suo bel vedere, l’emozione ed il coinvolgimento divengono totali.
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Come ogni anno è Pino il primo ad accoglierci e darci il benvenuto seguendoci passo dopo passo dall’allestimento fino alla conclusione dell’evento.
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Ritroviamo per la settima edizione lo stesso entusiasmo della prima, con i bimbi che una volta facevano la motoria ormai grandi a gareggiare nei giochi sportivi e nell’orienteering.
Gli adulti insieme a Vilma danno il proprio meglio per individuare i particolari fotografici di Ardauli a dimostrazione che il gioco è una cosa seria perché ci permette di apprendere per tutto il corso della vita anche da grandi, ed è proprio questa motivazione che ci spinge a trovare anno dopo anno nuovi spunti per arricchire le nostre esistenze.
Il pomeriggio di Stragiochiamo vola e ci ritroviamo tutti sulle gradinate di san Damiano, mentre il sole tramonta, per le premiazioni ed i ringraziamenti finali ad augurarci che l’estate possa trascorrere in serenità lontano dagli incendi e che episodi come quelli di quel maledetto mercoledì di agosto non si ripetano più.
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Grazie a tutta la comunità di Ardauli, alle famiglie tedesche e francesi che si ritrovano ogni estate a stragiochiamo, a gli amici vicini di Neoneli.
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Ardauli · 24 agosto
“Una città non va solo pensata ma anche sognata” Didier Tronchet.
Immaginate un mondo dove tutti si spostano in bicicletta, dove l’aria è pulita, dove non c’è traffico, non ci sono rumori molesti ma solo quello del vento che passa tra i raggi delle ruote e al massimo qualche ‘drin drin’ dei campanelli.
Secondo voi è possibile?
Noi a Marrubiu ci abbiamo provato a trasformare la piazza del comune in un piccolo paradiso verde e sostenibile per alcune ore. E ci siamo riusciti…
Sciami di bambini e ragazzi che giravano in tondo in bici e al centro, quasi come un totem indiano, c’era lei, la nostra vecchia bici da corsa senza più ruote, senza il porta borraccia, e senza il manubrio smontato pochi minuti prima e dato in consegna ai vincitori di con la promessa di restaurarlo in tempo per la finale.
Un gioco per loro, ma anche una sfida in quanto si cimenteranno in qualcosa che di solito non sono abituati a fare.
Perché Stragiochiamo è sport e divertimento, ma è anche educazione e conoscenza e noi un tentativo lo facciamo.
In un epoca in cui gli oggetti vecchi e rotti si buttano noi vorremmo insegnare alle nuove generazioni che con un po’ di impegno, olio di gomito e fantasia anche le biciclette abbandonate ed arruginite possono riprendere a pedalare verso nuovi ed inaspettati tragitti.
Un grazie di cuore a tutti i partecipanti di Marrubiu.
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Ula Tirso · 25 agosto
“Volare come un uccello: ecco il sogno; correre sulla bicicletta: ecco oggi il piacere. Si torna giovani, si diventa poeti.” Alfredo Oriani, La bicicletta (1902).
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Ragazzi e ragazze, bambini e bambine… voi pensate che i nostri genitori possano insegnarci tutto? Sicuramente hanno tanto da dirci e da mostrarci, ma anche noi abbiamo qualcosa da insegnare a loro.
E allora dopo aver letto questa bella frase del poeta italiano Oriani andate da babbo e mamma e dite loro che ogni tanto sarebbe meglio parcheggiare la macchina e utilizzare più la bicicletta. Per andare a scuola, per andare dai nostri nonni, per andare a fare la spesa… insomma per compiere tutti quei piccoli spostamenti all’interno del nostro paese.
Usare la bici è un piacere perché ci permette di risparmiare (soldi e benzina), di inquinare meno l’aria, di osservare con più attenzione ciò che ci sta intorno, di divertirci con i nostri amici, di stare in forma e compiere attività fisica.
Ed è questo il messaggio che i partecipanti di Ula Tirso hanno trasformato in azione durante la sesta tappa di Stragiochiamo che quest’anno ha fatto suo il tema dell’aria e usa come metafora appunto la bici. Una bici vecchia e logora che pian piano smontiamo e diamo ai vincitori i quali devono restaurare ogni singolo pezzo.
Una carovana di magliette bianche in sella a ‘cavalli’ rossi, gialli, blu, rosa, a due ruote o con le rotelle ha invaso la piazza del paesino. Su e giù, giù e su con un costante ‘driiiin-drin-drin’ dei campanelli. Solo il momento della premiazione e la curiosità di conoscere i vincitori ha fatto posare le bici a terra.
Dopodichè tutti pronti per la deliziosa cena a base di cannizones che i genitori dei ragazzi hanno preparato per l’intera comunità e per noi dello staff.
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Un ringraziamento speciale a tutti voi per la favolosa accoglienza che ogni anno ci riservate.
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Baratili San Pietro · 5 settembre
La gente non si accorge se è estate o inverno quando è felice. Anton Cechov
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Per ben due volte abbiamo rimandato la tappa di Stragiochiamo nel paese di Baratili San Pietro, finalmente alla terza ci siamo riusciti. Ed eccoci in piazza del Comune e della Chiesa con più di 70 partecipanti, bambini e genitori che dalle 16 fino alle 20 sono rimasti con noi sotto un cielo azzurro, ma un po’ freddo. Non si stava malissimo certo, ma in effetti non c’era il bel caldo con cui siamo abituati a stra-giocare.
Un venticello fresco ci ha tenuto compagnia per tutta la durata della manifestazione e quando il sole ha si è nascosto dietro le case ci siamo infreddoliti ancor di più. Questo però non c’ha fermato, anzi ci ha spinto a muoverci maggiormente, a correre più veloce e saltare più in alto per provare a riscaldarci. D’altronde come può il clima metterci fuori gioco?? Non lo possiamo permettere!
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Sapevate che sono gli abitanti di alcuni tra i paesi più freddi dell’Europa ad usare maggiormente la bicicletta? Per esempio in Olanda o in Germania, dove la temperatura scende spesso sotto lo zero per alcuni mesi, ci si attrezza di guanti, k-way, cuffie per la testa, ombrelli e sciarpe e via in bici che ci sia neve o pioggia. Sarebbe bello avere questa mentalità anche qui in Italia e in modo particolare in Sardegna, dove non raggiungiamo temperature glaciali come nel nord del nostro continente e anzi possiamo permetterci di uscire a piedi o in sella alle nostre bike per gran parte dell’anno.
Grazie a tutti i partecipanti di Baratili, ai ragazzi e alle ragazze, ai bambini e alle bambine, ai loro genitori, all’assistente sociale, agli assessori e a Don Stefano che più volte ha dovuto recuperare i palloni da volley e calcio finiti nel suo cortile.
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Ai vincitori di Baratili abbiamo dato in prestito un pedale della nostra, ormai a pezzi, bicicletta da corsa. Per la finale la rivedremo più in forma che mai e non vediamo l’ora di poterci fare un giro!
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Solarussa · 6 settembre
La differenza tra la visione del mondo del ciclista e quella dell’automobilista è tra le più profonde che si possono immaginare. Didier Tronchet
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Non esiste frase più vera di questa. Che dite voi? Siete d’accordo? Quanto è bello godersi il viaggio con calma, osservando tutti i piccoli particolari che sono attorno a noi ma che troppo spesso, presi dalla velocità dell’automobile, non riusciamo a notare?
E allora proviamoci. Vogliamo che nelle nostre strade e vie ci siano meno macchine e più pedali per scoprire, col naso all’insù i nostri paesi, i nostri centri storici, per vivere in una dimensione più umana e familiare.
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Un po’ quello che già fate voi quando partecipate con noi a Stragiochiamo alla gara dell’orienteering. Ecco, a Solarussa tanti ragazzi e adulti ci hanno detto “non avevo mai visto quel particolare lì” “sai che è la prima volta che vedo quell’angolo del paese?” “ma come ha fatto Giorgio a notare questo? Io ci passo di fronte ogni giorno quando rientro a casa e non c’ho mai fatto caso!”.
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Ebbene, se tutto ciò vi è piaciuto perché non ripeterlo ogni giorno? Talvolta bastano gesti piccoli e semplici. Come quelli compiuti dai 150 partecipanti che nel paese della vernaccia si sono divertiti a pedalare nella via principale, di fronte al Comune. E nonostante qualche scivolata e scontro, via di nuovo in sella per sfrecciare con i propri amichetti.
Un ringraziamento a tutti gli assessori e al sindaco sempre presenti dall’inizio fino alla fine e oltre. Grazie ai solarussesi che sono sempre così numerosi e a tutti i bambini e ragazzi che ogni volta ci fanno divertire un mondo.
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Tramatza · 7 settembre
Verde gialla oppure turchese / mi porta veloce tra le vie del paese / che cada la pioggia o che soffi il vento / di andar in bici son sempre contento.
(Adriano Boscato)
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Oramai la nostra bicicletta, mascotte ufficiale e simbolo di questa ottava edizione di Stragiochiamo, quasi non si riconosce più, sembra solo un ammasso di ferraglia.
È completamente a pezzi, senza manubrio, ruote, sellino, forcella e, dopo sabato, anche senza il freno posteriore dato in prestito ai vincitori di Tramatza.
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Qui, in piazza Italia, i 90 partecipanti si sono seduti per terra e dopo tre ore di giochi e sport hanno ascoltato rapiti la triste storia della nostra bici, la quale tra una settimana e più tornerà a vivere e noi non vediamo l’ora.
Tutti i suoi componenti dovranno essere rimessi a posto e restaurati entro il 21 settembre, giornata della tappa finale.
Sì lo sappiamo, vi stiamo facendo una testa così per questa bicicletta! Ma noi dello staff di Stragiochiamo ci teniamo tanto al fatto che nei nostri paesi la si usi sempre di più e che i bambini e i ragazzi si abituino a muoversi e spostarsi in completa autonomia nel rispetto dell’ambiente e dell’aria e compiendo un po’ di movimento che sicuramente non fa male alla loro salute, anzi.
Ringraziamo il sindaco Stefano Pala e gli assessori, nonché tutti gli abitanti di Tramatza che dopo ben sette edizioni ancora partecipano a Stragiochiamo con la stessa passione e lo stesso entusiasmo del primo anno. Grazie!
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Riola Sardo · 14 settembre
“Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza”.
Herbert George Wells
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Siamo ripetitivi, lo sappiamo, ma impariamo a usare più la bicicletta dell’automobile e spostiamoci all’interno dei nostri piccoli paesi su due ruote. Avremo solo vantaggi da questo comportamento: spendiamo meno denaro in benzina, facciamo attività fisica, non inquiniamo l’aria e anche i bambini sono più autonomi e indipendenti.
Tra le cose che ci hanno colpito di più, oltre alle zanzare che all’imbrunire ci hanno assalito mentre smontavamo l’attrezzatura facendo di noi un lauto banchetto, è stato il momento in cui Paola ha raccontato ai ragazzi e bambini di Riola la storia della nostra bicicletta da corsa. Ha detto “quindi ragazzi proviamo a riportare in vita questa vecchia bici”.
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E, presa più che alla lettera, alcuni bambini di quarta o quinta elementare hanno iniziato a soffiare sulla bici e a inviarle, con le mani a mo’ di ‘onda energetica di Goku’, la loro energia vitale gridando “ti riporto in vita io” o “prendi la mia forza!”. Questo finchè uno dei più grandi si è avvicinato spiegando loro che “riportare invita” significa provare a restaurarla per fare in modo che funzioni ancora e che qualcuno possa continuare a utilizzarla. A quel punto un po’ perplessi si sono guardati tra di loro, non hanno detto una parola, hanno preso ognuno la propria bicicletta e si sono messi a girare intorno al parco che costeggia il Rio Mare Foghe. È stata un scena davvero simpatica!
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A Riola eravamo in tanti nel prato verde del parco, ci siamo divertiti un bel po’ alla motoria con Cristina e Silvia sul grande scivolo, nei diversi sport con Francesco, Gianluca e Ivan e nell’orienteering assieme a Giorgio, ma forse il gioco più bello per i giovani partecipanti era scivolare su pezzi di cartone lungo il dorso delle piccole colline!
È stato difficile, alla fine, fare le premiazioni. Tutti volevano correre in bicicletta e questo è sicuramente un buon segno: non si sono interessati molto ai vincitori, erano più propensi a stare in sella e pedalare, pedalare e pedalare, fare gare di velocità e muoversi ancora instancabilmente! Ci siamo divertiti anche noi grazie a loro! E grazie anche agli assessori e a tutti i partecipanti!
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Narbolia · 15 settembre
“Cosa c’è di meglio di una gita in bicicletta fuori porta? Zaino sulle spalle, con i panini, con le bibite e la torta. Lo sappiamo tutti che fa bene alla salute andare in mountain-bike.” Zecchino d’Oro – Monta in mountain-bike
Stragiochiamo 1 – Cielo grigio e piovoso 0.
Eh sì… alla fine abbiamo vinto noi. Dopo un primo momento di indecisione, stavamo per annullare la tappa dato, per dirla alla sarda, ‘sa scrosciada de abba’ fatta fino a tre quarti d’ora prima dell’inizio della manifestazione di Narbolia. Ma, mentre, eravamo lì che ragionavamo sul fatto di montare o non montare i campi, rimandare o non rimandare Stragiochiamo, abbiamo visto arrivare i bambini del paese con i genitori. Alcuni in bici, altri a piedi. Nessuno in automobile. La decisione è stata semplice. Abbiamo aperto il furgone e allestito tutto in un men che non si dica!
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Non ci siamo certo lasciati spaventare da un po’ di pioggia e dai nuvoloni grigi che ci passavano sopra le teste. Poi guardando le facce emozionate dei bambini desiderosi di giocare con noi e soprattutto di sapere cosa avevamo in serbo per loro e le loro bici, non potevamo che prendere quella decisione.
In fila arrivavano in segreteria dicendo “io mi voglio iscrivere!” “ma cosa dobbiamo fare in bici?” “quando la facciamo la ciclo-pedalata?” “io me la sono dimenticata, vado a casa a prenderla. Mi aspettate per iniziare?”.
Ai bambini le due ruote piacciono, non c’è altro da dire. Perché? Forse perché hanno la possibilità di spostarsi velocemente, di essere indipendenti, di usare la fantasia e immaginare di essere sopra un cavallo e giocare ai cowboy (come è successo a Narbolia). Allora un appello agli adulti, non roviniamo tutto viziandoli a salire in auto anche solo per qualche centinaio di metri.
E con Narbolia siamo arrivati agli sgoccioli. Era, infatti, la penultima tappa di questa edizione dedicata all’aria e alla mobilità sostenibile. E a proposito di questo, la nostra bella bici da corsa ormai non si riconosce più. Di lei è rimasto solo il telaio con la catena arrugginita che abbiamo dato agli ultimi vincitori. Ma non vi preoccupate perché sabato 21 a Seneghe avremo la possibilità di vedere una bicicletta nuova e fiammante, in grado di correre ancora e fare di nuovo migliaia di kilometri. Tutto ciò grazie al lavoro dei ragazzi e dei loro genitori che piano piano l’hanno restaurata pezzo per pezzo!
Grazie mille a tutti i giovani partecipanti di Narbolia, ai loro genitori, al sindaco e agli assessori. Ci vediamo sabato a Seneghe per la finalissima! Non mancate!
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Seneghe · 21 settembre
La bicicletta è bella per quello che ti può dare. Ti fa stare bene, ti dà la possibilità di sentire, di parlare, di vedere il mondo da un’altra angolazione. La bicicletta ti fa tornare indietro nel tempo. Ti fa tornare ragazzo.
Davide Cassani
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In piazza a Seneghe per la super finale di questa ottava edizione di Stragiochiamo eravamo più di 350 partecipanti, aggiungendo genitori, amici e parenti abbiamo sicuramente raggiunto le 500 presenze. Un invasione vera e propria di magliette bianche e blu che per un pomeriggio intero ha scosso il centro storico del bel paese di montagna.
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Ci siamo divertiti veramente tanto: abbiamo giocato come sempre a volley, calcetto, basket e orienteering, mentre il quarto gioco è stato la gimcana e gara di velocità in mountain-bike, un vero spasso per i ragazzi del primo e del secondo livello!
Per i più piccoli, invece, oltre ai percorsi di attività motoria e alle decine di salti e scivolate sul grande scivolo gonfiabile, è stato allestito uno spazio in cui poter disegnare, colorare e ritagliare. Insieme a Silvia hanno costruito un percorso di piccole bici che raffigurava il viaggio di Stragiochiamo 2013 tutto dedicato all’aria e al mezzo a due ruote, vero protagonista delle nostre tappe.
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E a proposito di biciclette… ecco la nostra bici da corsa completamente restaurata dai vincitori dei diversi paesi, che ringraziamo veramente tanto per l’ottimo lavoro svolto. Un lavoro prefetto servito a rimettere in piedi e dare nuova vita a un ammasso di ferraglia blu e tutto arrugginito, senza freni, con le ruote sgonfie e con un manubrio praticamente inutilizzabile. Ora guardate un po’…
È praticamente nuova. Perfetta. In grado di percorrere ancora kilometri e kilometri di salite e discese, di strade dritte e curve a gomito! Un capolavoro che testimonia la buona volontà di decine di ragazzi incontrati lungo questa splendida estate 2013 nei diversi paesi della nostra provincia.
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Paesi che vogliamo nominare uno ad uno, per ringraziarli dell’ospitalità, per averci accolto con passione e partecipazione: Fordongianus 23 luglio, Bauladu 27 luglio, Bonarcado 31 luglio, Ardauli 9 agosto, Marrubiu 24 agosto, Ula Tirso 25 agosto, Baratili San Pietro 5 settembre, Solarussa 6 settembre, Tramatza 7 settembre, Riola Sardo 14 settembre, Narbolia 15 settembre e ovviamente Seneghe dove si è svolta la finale. Un’estate intensa e soddisfacente, che ci ha regalato tante gioie e momenti unici e divertenti.
Un caro saluto a tutti voi da Paola, Francesco, Silvia, Alessandra, Matteo, Ivan, Gianluca, Cristina, Giorgio, Sara e Giulia.
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