STRAGIOCHIAMO 2010
L’estate 2010 finalmente è arrivata e la squadra di Stragiochiamo è di nuovo pronta a invadere i centri storici della provincia di Oristano per divertire tutti i bambini e i ragazzi dei vari paesi.
L’avventura di questa edizione è già iniziata, ma con una novità importante che ora vi raccontiamo.
LARCIANO, 26 Giugno 2010
Stragiochiamo ha, infatti, realizzato la sua prima giornata fuori dalla Sardegna e precisamente a Larciano, paese toscano della provincia di Pistoia. Incorniciato tra gli Appennini, il paese è subito sembrato, allo staff, ordinato e accogliente. I suoi cittadini hanno confermato le impressioni dimostrandosi immediatamente amichevoli e disponibili, doti particolarmente rare e per questo ammirevoli.
L’evento è avvenuto sabato 26 giugno, ma alcuni componenti (Francesco, Pippo, Enrica, Giovanni, Matteo e Giorgio) sono partiti per la Toscana alcuni giorni prima per allenare i giovani larcianesi con gli incontri preparatori . Venerdì sera sono stati poi raggiunti da Paola, Sara, Alessandra e la sottoscritta (Giulia).
Sabato mattina sveglia presto per allestire la piazza e le strade adiacenti al Municipio con i soliti campi da basket, calcetto, volley e i giochi gonfiabili. Alle 9.30 sono arrivati i primi partecipanti.
Verso le 10, dopo le iscrizioni e aver composto le squadre, si è dato il via alle partite e all’orienteering.
150 i ragazzi iscritti. Per questo motivo si sono dovuti fare due turni. Alcune squadre la mattina sono andate a fare l’orienteering nelle strade di Larciano Castello mentre le altre sono rimaste a praticare i giochi nei campi. Il pomeriggio si sono scambiati i ruoli, ma alle 18 tutti si sono riuniti per tirare le somme e scoprire insieme i vincitori.
A loro spetta la partecipazione alla finale di Stragiochiamo nel mese di settembre a Marrubiu.
Ma non è finita qui. Due sono state le sorprese che hanno animato la giornata di Larciano.
La prima riguarda un’attività svolta dai bambini della motoria che tra un gioco e un salto sul Salterino e lo Scivolo gonfiabili si sono dilettati in vari percorsi e giochi ideati dalla Scuola di danza.
La seconda sorpresa invece ha riguardato la presenza di un personaggio famoso, ovvero Andrea Agresti del programma televisivo Le Iene.
Andrea è rimasto tutto il pomeriggio all’evento ed è stato proprio lui a dare i nomi dei vincitori rendendo questo momento ancora più divertente sia per i ragazzi e i genitori che per la squadra di Stragiochiamo.
Durante le premiazioni ci sono stati attimi di commozione culminati nella lettera scritta da un gruppo di bambini di prima e seconda elementare e letta in pubblico da uno di loro.
I bambini hanno così dimostrato di essere stati veramente felici di aver partecipato a Stragiochiamo. Questo ci fa piacere in quanto anche per noi è stata un’esperienza nuova che ci ha lasciato un segno, ovviamente positivo, e che non dimenticheremo tanto facilmente grazie al carattere degli abitanti di Larciano e alla passione che hanno dimostrato nell’accoglierci.
Speriamo un giorno di poter ricambiare la loro generosità. Grazie a tutti di cuore!
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BAULADU, 10 Luglio 2010
È sempre la prima tappa dell’estate. È uno dei luoghi che risponde meglio all’evento. È Bauladu che con i suoi 108 tra bambini e ragazzi (in un paese di 720 persone non è poco!) anche quest’anno ha deciso di ospitare Stragiochiamo, Sport e Centri Storici.
Sono passati 5 anni da quando Stragiochiamo e gli abitanti di Bauladu hanno stretto amicizia. Un’amicizia meravigliosa e indissolubile, forte e duratura. Soprattutto instancabile.
Tant’è vero che i ragazzi (molti dei quali cresciuti, come ha detto Sara, “a pane e Stragiochiamo”), anziché essere annoiati della ripetizione della manifestazione, continuano a partecipare e a essere coinvolti divertendosi sempre tanto .
Lo ha dimostrato il fatto che appena finite le premiazioni tutti gli iscritti, armandosi di penne e pennarelli, hanno assalito lo staff all’urlo di “metti una firma sulla mia maglietta”.
Per più di mezz’ora i componenti dell’èquipe si sono messi d’impegno a scrivere dediche originali e diverse nelle magliette di ciascun partecipante. Poi la fantasia è svanita, è finito l’inchiostro o forse è arrivata la pizza? C’è stato un dileguamento generale, ma è durato poco! Perché, tempo 10 minuti, penna in una mano e pizza nell’altra, tutti i ragazzi sono tornati dallo staff a farsi “autografare” la t-shirt.
Infatti, come nella scorsa edizione, gli abitanti di Bauladu, ogni anno sempre più gentili e calorosi, si sono organizzati per rifocillare i giovani sportivi e tutto lo staff con panini, pizze giganti e buonissime e qualche bibita fresca, tutto graditissimo dopo 5 ore di caldo soffocante.
Gli sport praticati, come vuole la tradizione, sono stati basket, calcetto, volley e orienteering per i più grandi, mentre i piccoli si sono dilettati con Sara ed Enrica in vari giochi di motoria, con canestri e porte da calcio, per finire dopo a saltare su Scivolo e Salterino.
Verso le 21 (Stragiochiamo quest’anno inizia alle 18) tutti seduti sulle gradinate dell’anfiteatro del paese, luogo che si presta davvero molto bene a ospitare qualunque tipo di manifestazione, e genitori, ragazzi e staff in posa per fare varie foto di gruppo.
Dopo, mentre i giovani partecipanti mangiavano, Paola raccontava loro la storia della vita di un campione del mondo dello sport.
Una delle novità dell’edizione 2010 è, infatti, la presentazione in ogni paese di uno sportivo, ma non uno qualunque. Deve essere un personaggio portatore di valori condivisi, che con le sue gesta o il suo carattere insegni, educhi e sia esempio e motivo di riflessione, per tutti (grandi e piccini).
A Bauladu è stata raccontata la vita di Lionel Messi, calciatore argentino del Barcellona, modello di caparbietà, di impegno, determinazione e coraggio. Messi, pallone d’oro nel 2009, nonostante la sua grave malattia è riuscito a diventare un campione e uno dei giocatori di calcio più amati al mondo.
È sembrato che i ragazzi fossero contenti di ascoltare la vita di Messi in quanto molti non la conoscevano, altri invece sapevano tutto e hanno preso la parola per fare qualche precisazione e raccontare aneddoti su di lui.
A fine premiazione tutti i gli iscritti hanno chiamato a gran voce Matteo, che nel mentre si era già messo a lavoro per smontare le attrezzature sportive. È lui, grazie alla sua simpatia e preparazione, il più gettonato del paese.
I vincitori di Bauladu che parteciperanno alla finale sono: per il 1° livello Gaia Siddi, Francesco Crobu e Alessandro Di Felice; per Il 2° livello Fabrizio Deiana, Sandra Zucca, Federico Ghiani e Marika Caboni.
Un grazie a tutto il paese e ai suoi abitanti è doveroso e viene dal cuore!
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SAN NICOLO’ D’ARCIDANO, 17 Luglio 2010
Erano le 18 quando la piazza di fronte alla Chiesa di San Nicolò d’Arcidano si è riempita di ragazzi e ragazze pronti a iniziare una nuova avventura con Stragiochiamo e il suo staff.
È la seconda volta che il furgone blu carico di attrezzature sportive arriva nel paese d’Acidrànu colorando e animando il suo bel centro storico.
La giornata era calda ma un leggero maestrale ha permesso a tutti di dare il meglio di sé in ogni gioco.
I ragazzi del primo e del secondo livello sono stati impegnati tutta la sera nel basket, nel calcetto, nella pallavolo e nell’orienteering assieme a Cristiana, Alessandra e Giovanni (per gli amici Giovino!).
I bambini più piccoli, invece, si sono divertiti con Sara e Matteo che hanno fatto fare loro varie attività di motoria. Successivamente, hanno saltato per ore e ore sullo Scivolo gonfiabile, senza mai stancarsi. I loro sali – scendi sono stati interrotti solo per 5 minuti quando un calabrone gironzolava tranquillo nella parte superiore del gioco. Per fortuna un genitore coraggioso si è armato con un sandalo e si è arrampicato sopra lo scivolo scacciando l’enorme insetto e permettendo nuovamente ai bambini di salire tranquilli.
I giochi di movimento hanno un ruolo fondamentale nel processo di crescita del bambino e sono molto utili e formativi, soprattutto per la fascia che va dai 4 ai 7 anni. Infatti, anche secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’educazione motoria è fondamentale, in modo particolare a quell’età, per lo sviluppo della personalità e per il raggiungimento e mantenimento della buona salute.
Mentre i giovani arcidanesi si dilettavano negli sport e nei giochi, Francesco si aggirava tra i campi scattando foto a tutto spiano per far sì che quei momenti di divertimento rimangano fissati. Ovviamente ciò avviene anche nella mente e nei ricordi dei ragazzi, ma sicuramente le fotografie aiutano a far rivivere le esperienze fatte. Tutte le foto si possono trovare in un cd che Stragiochiamo lascia ad ogni Comune.
A fine gare i partecipanti erano un po’ tristi perché avrebbero voluto continuare a giocare. Alcuni hanno domandato: “ma dopo cena c’è ancora Stragiochiamo?” oppure “ma abbiamo già finito di giocare?”. Altri, invece, hanno detto “mi piacerebbe tanto che questa giornata durasse tutta l’estate!”. Sono queste le frasi che danno un senso al nostro lavoro, poiché dimostrano che i ragazzi si sono divertiti e hanno apprezzato lo spirito di Stragiochiamo! Le loro parole valgono più di mille complimenti.
Il lavoro di Stragiochiamo, comunque non finisce qui, perciò raccontiamo in ogni tappa la vita di un personaggio sportivo portatore di valori e insegnamenti. Lo sportivo scelto per Arcidano è stato Oscar Pistorius. Paola ha raccontato la sua vita ai ragazzi seduti di fronte alla Chiesa, mentre aspettavano i risultati delle partite e i nomi dei vincitori.
Pistorius è nato a Pretoria il 22 novembre del 1986, è un atleta sudafricano, campione paraolimpico nel 2004 sui 200 m piani e nel 2008, anno in cui ha stabilito il record del mondo, sui 100, 200 e 400 metri piani.
È soprannominato “the fastest thing on no legs” cioè “la cosa più veloce su nessuna gamba”, infatti il giovanissimo atleta a causa di alcuni problemi alla sua nascita, all’età di undici mesi, è rimasto senza gli arti inferiori.
Pistorius è un amputato bilaterale e corre grazie a particolari protesi in fibra di carbonio, denominate cheetah.
Il racconto è stato molto apprezzato dai giovani di Arcidano che hanno sommerso Paola di domande e chiarimenti, dimostrando grande interesse per la vita dello sportivo che non si è fatto certo scoraggiare dal suo problema, ma che anzi è riuscito a trasformarlo nel suo punto di forza. Dalla storia di Pistorius c’è tanto da imparare a i ragazzi del paese l’hanno capito!
Gli educatori, l’hanno detto lo scorso anno e l’hanno ribadito anche nella giornata di domenica: “i giovani di Arcidano sono molto bravi nello sport e con allenamenti precisi potrebbero diventare ottimi professionisti”.
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NURACHI, 28 Luglio 2010
Eccoci di nuovo qui a raccontarvi Stragiochiamo.
Questa volta, eccezionalmente di mercoledì pomeriggio, siamo stati a Nurachi nelle bellissima Pratza ‘e Cresia dove il rintocco delle campane ogni tanto copriva le urla dei 119 bambini e scandiva il tempo delle partite.
Nella precedente edizione (se vi ricordate, sennò rileggete il Diario delle giornate 2009!) l’avversario principale dei giovani sportivi era stato il caldo soffocante che non ha dato tregua nemmeno per un istante ma che sicuramente non ha impedito loro di giocare, muoversi e divertirsi. Quest’anno fortunatamente un leggero venticello ha soffiato tutta sera sui partecipanti e il divertimento è stato ancora più grande e gioioso. C’erano bambini che correvano da una parte all’atra dei campi felici e spensierati e che con le loro magliette colorate hanno animato il centro storico del piccolo paese.
Vi abbiamo già detto precedentemente che nell’edizione in corso ci sono due turni nei quali i ragazzi dei due livelli si alternano tra i campi e l’orienteering.
A Nurachi durante il primo turno i più grandi, dopo che si sono fatte le squadre, sono subito corsi nei rispettivi campi pronti a sfidarsi per cercare di vincere e andare così il 26 settembre alla finale di Marrubiu. Nel mentre, i bambini del primo livello, seduti davanti alla porta del Municipio, ascoltavano attentamente Giorgio che spiegava le regole dell’orienteering. Ma, diciamo la verità: ormai è il quarto anno che Nurachi ospita Stragiochiamo e i giovani sportivi sono diventati bravissimi in questa disciplina e quasi non hanno bisogno di spiegazioni!
Verso le 19.30 i ruoli si sono invertiti: i bambini erano nei campi da gioco e i grandi in giro per il paese a scovare gli indizi fotografici magistralmente preparati dal nostro esperto .
In tutto ciò l’angolo sinistro della piazza era riservato alla motoria e allestito con lo Scivolo gonfiabile e vari percorsi che Cristiana e Matteo hanno organizzato nei minimi dettagli per divertire e far compiere attività fisica ai più piccoli. Alle 21 però, con grande disapprovazione dei presenti, è stato sgonfiato lo Scivolo. Il loro disappunto è durato poco però, soprattutto quando i loro occhi si sono posati su un tavolo apparecchiato con bibite, patatine e salatini. Come cavallette hanno assalito il banchetto: ma dopo ore e ore di movimento un buon spuntino è più che meritato.
Più o meno alle 21.15 anche i ragazzi dei due livelli hanno finito le loro gare e tutti si sono seduti sotto l’arco blu di Stragiochiamo a scoprire insieme quale personaggio Paola aveva in serbo per loro.
A Nurachi è stata raccontata la vita di Sara Simeoni, ex atleta italiana di salto in alto e campionessa olimpica e medaglia d’oro alle XXII Olimpiadi di Mosca nel 1980. La Simenoni ha vinto anche la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo del 1975 ad Algeri e agli Europei indoor di San Sebastian nel 1977 (anno in cui vinse la medaglia d’oro anche alle Universiadi di Sofia). È stata per due volte primatista del mondo con la misura di 2,01 metri nel 1978, ed è stata campionessa europea a Praga nel 1978. Inoltre, per quattordici volte campionessa italiana, ha detenuto il primato italiano per 36 anni.
Ma non è finita qui. Si può dire che l’intera sua famiglia è completamente dedita allo sport. Infatti sia suo marito e il loro figlio sono degli atleti affermati e riconosciuti in tutto il mondo per la loro bravura e preparazione. A questo punto Paola ha sottolineato l’importanza di fare attività fisica con i genitori e ha chiesto ai ragazzi se anche loro volessero diventare dei campioni. Molti hanno risposto di sì: tra i maschi la maggior parte vorrebbe fare il calciatore, altri vorrebbero essere dei professionisti di karatè, mentre le femmine delle ballerine esperte.
Intanto il buio calava e la manifestazione sportiva giungeva alla fine, ovviamente non certo prima della proclamazione dei vincitori: per il primo livello Denny Piras, Gianluca Locchi, Alice Murru, Emma Pes, Nicolò Carta; per il secondo livello Matteo Mirai, Lorenzo Melis, Francesca Lasiu, Daniele Dessì.
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ARDAULI, 2 Agosto 2010
Per il quarto anno consecutivo Stragiochiamo ha trasformato la piazza della Chiesa di San Damiano ad Ardauli e le vie limitrofe in campi di sport e di giochi animati dai 94 iscritti e dai loro genitori.
Recarsi nel paese, di poco più di mille abitanti situato nella regione storica del Barigadu, è per noi dello staff sempre un vero piacere in quanto in alcuni punti del centro abitato si possono ammirare dei favolosi panorami sui monti che all’imbrunire offrono degli scorci piuttosto magici e suggestivi.
Anche quest’anno era presente un melting pot di nazioni con alcuni bambini provenienti dal continente africano e un ragazzo tedesco che non parlava italiano, ma che sicuramente non si è fatto scoraggiare, anzi ha partecipato a tutte le gare dimostrando come lo sport possa essere veicolo di socializzazione e vicinanza tra i popoli.
Alle 18 sono arrivati i primi ragazzi e si sono formate le squadre, quest’anno molto più numerose rispetto alle edizioni precedenti. Infatti, anche il numero dei partecipanti, conferma che Stragiochiamo piace e diverte e che sempre più giovani aderiscono all’evento.
Le gare si sono svolte con tranquillità e sportività, con determinazione e voglia di vincere. Molti i giovani bravi e capaci che non si sono tirati indietro neanche quando la palla da volley o da calcetto è finita giù per il canale in mezzo ai rovi e qualcuno doveva andare a recuperarla. Infatti, mentre gli arbitri erano intenti a compiere l’ardua discesa e a studiare la via più facile, i ragazzi, conoscendo le scorciatoie, sono stati molto più veloci e scattanti e dopo pochissimo tempo avevano già rimesso il pallone in campo pronti a continuare il match.
Ad Ardauli lo staff di Stragiochiamo era così diviso: Pippo arbitrava la pallavolo, Giovino il calcetto, Matteo il basket,Giorgio ovviamente si è occupato dell’orienteering, Cristiana e Chicca invece erano alle prese con i bambini della motoria. Questi ultimi hanno prima eseguito dei percorsi con ostacoli, poi è giunto il momento più atteso: il sali-scendi dallo scivolo gonfiabile che sempre e comunque riesce a farli impazzire di gioia. A metà serata, Sara ha interrotto i loro giochi improvvisando una gara di ballo alla quale tutti i più piccoli hanno partecipato più che volentieri.
Verso l e 20.30 il sole è iniziato a calare e mezz’ora dopo si è dato lo “stop” alle partite. Tutti i giovani e i loro genitori si sono accomodati sulle gradinate della piazza e, mentre veniva consegnato loro il gadget-ricordo, ascoltavano la storia del pugile Muhammad Ali.
Ali in realtà si chiama Cassius Marcellus Clay Jr., ma si cambiò di nome quando si convertì alla religione islamica. È tra i più famosi e apprezzati sportivi della storia: vinse l’oro Olimpico ai Giochi di Roma nel 1960, mentre come pugile professionista ha detenuto il titolo mondiale dei pesi massimi dal 1964 al 1967, dal 1974 al 1978 e per un’ultima breve parentesi ancora nel 1978.
Abbiamo raccontato la sua storia per vari motivi. Innanzitutto per la sua formidabile tecnica sintetizzata alla perfezione da questa frase “vola come una farfalla, punge come un’ape”.
Secondo in quanto, purtroppo, l’ex pugile è attualmente affetto dal Morbo di Parkinson, ma dopo il suo ritiro dal mondo sportivo Ali si sempre è distinto per le sue azioni umanitarie per le quali gli è valsa la candidatura come Premio Nobel per la Pace nel 2007.
I giovani di Ardauli hanno mostrato un gran interesse per la vita dello sportivo che fino a quel momento non avevano mai sentito nominare. Hanno dimostrato anche di essere molto preparati su alcuni argomenti difficili, per esempio sapevano cosa è il Morbo di Parkinson, sapevano cosa significa la parola razzismo e cos’è l’Islam.
I ragazzi che si sono qualificati per la finale sono per il primo livello: Francesco Marras, Agostino Pala, Mauro Flore, Luca Zago e Gianfranco Tatti; per il secondo livello: Mauro Zago, Luca Miscali, Daniela Tatti, Mattia Lai.
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FORDONGIANUS, 9 Agosto 2010
Eccoci di nuovo a Fordongianus, bellissimo paese del Barigadu che anche quest’anno ha regalato a tutto lo staff una serata magica e piacevole. Saranno i colori caldi della trachite, lo stile inconfondibile delle caseo forse la presenza di un complesso termale risalente al I sec. d.C. a rendere il centro abitato uno dei luoghi più suggestivi e incantevoli della provincia oristanese? Qualunque sia il motivo, realizzare Stragiochiamo a Fordongianus è sempre molto emozionante.
I campi da gioco sono stati allestiti di fronte alla splendida Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo, nei pressi dell’asilo e della Biblioteca.
La manifestazione sportiva e culturale è iniziata con puntualità nonostante ci siano stati vari problemi nell’organizzare le squadre. Infatti, i giovani del paese svolgono numerose attività durante i mesi estivi e molti di loro, avendo altri impegni, purtroppo non sono potuti essere presenti. Per far sì che ciò non influisse sullo svolgersi delle partite, alcuni bambini della motoria, con loro grande entusiasmo e gioia, sono stati inseriti nelle squadre dei più grandi e hanno così giocato a basket, pallavolo e calcetto.
Tutto ciò non ha impedito agli iscritti di divertirsi, di giocare e vivere momenti all’insegna dell’allegria e dello stare insieme. In tutto i partecipanti sono stati 78 Molto numerosi erano anche gli adulti che si sono sfidati all’orienteering dimostrando ancora una volta una grande passione per questa disciplina e per lo sport in generale. Alcuni di loro hanno partecipato addirittura due volte, prima come accompagnatori dei bambini del primo livello e poi nella gara realizzata ad hoc per loro.
La serata si è svolta con regolarità e tranquillità… e con un rumore di sottofondo piuttosto particolare. Era il verso di decine di pipistrelli che tra i mattoni di trachite rossa della Chiesa hanno costruito la loro dimora. A inizio evento alcuni ragazzi hanno trovato un piccolo pipistrello sotto un albero, non riusciva a volare e per evitare che gli venisse fatto del male con palloni e corse sfrenate, Sara l’ha messo al sicuro in un giardino vicino.
Alle ore 21 inesorabilmente si è dato lo stop alle gare e tutti gli sportivi si sono seduti sotto l’arco. La pioggia stava per rovinare la fine dell’evento ma fortunatamente è caduta solo qualche goccia che non è riuscita a disturbare il consueto racconto della vita di uno sportivo.
A Fordongianus abbiamo parlato di Alex Zanardi, pilota automobilistico italiano che, nonostante un gravissimo incidente in cui perse entrambi gli arti inferiori, continua a gareggiare e a essere presente nel mondo dello sport. Zanardi con il suo carattere di ferro, la sua grinta, la sua determinazione è un punto di riferimento e un modello per molte persone in quanto dimostra una passione fortissima per la vita e lo sport.
Tutti i giovani partecipanti sono sembrati particolarmente attenti e quando è stata fatta loro qualche domanda su ciò che avevano appena sentito, hanno dimostrato un particolare interesse per il fatto che il pilota bolognese abbia continuato a praticare l’attività fisica anche dopo l’incidente.
I finalisti che andranno a Marrubiu sono per il primo livello: Veronica Maccioni, Rita Arru, Manuel Pischedda, Francesco Frongia e Silvia Zedda. Per il secondo livello: Piermario Oppo, Davide Solla, Irene Mura, Carla Crispatzu e Flavia Zedda.
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TRAMATZA, 21 Agosto 2010
Stragiochiamo ha trovato a Tramatza una giornata calda ma ventilata. I partecipanti sono stati 90, un numero veramente alto per un paese di neanche mille abitanti.
Fin dall’inizio della manifestazione si sentiva, tra gli iscritti, la voglia di fare sport, di divertirsi e di giocare insieme.
Basket, calcetto, pallavolo e l’attività motoria si sono svolte nella stupenda Piazza Italia e nelle vie adiacenti. L’orienteering, invece, dall’altra parte del paese, in una zona poco trafficata, in modo da far giocare i ragazzi in tutta tranquillità in condizioni sicure e non pericolose.
Le partite si sono svolte con serietà, determinazione e sportività da parte di tutti i giovani, alcuni dei quali hanno dimostrato una notevole predisposizione per sport come pallavolo e basket. Predisposizione che, è bene, che coltivino e portino avanti. Molto spesso però succede, soprattutto nei piccoli paesi, che ai ragazzi pratichino un unico sport, il calcio, e non c’è cosa più sbagliata in quanto ognuno deve avere la possibilità di seguire e impegnarsi nell’attività che meglio si adatta al suo fisico.
Alle 21 si è dato lo stop alle gare e i partecipanti si sono seduti sotto l’arco.
A Tramatza abbiamo raccontato la vita dei fratelli Abbagnale. La storia di Carmine e Giuseppe è molto interessante in quanto i due ragazzi, provenienti da una famiglia di contadini, fin da piccoli hanno dimostrato una grossa passione per uno sport non tanto conosciuto: il canottaggio. La loro giornata era divisa tra la scuola, lo studio e il lavoro nei campi dei genitori. Nonostante questo trovavano il tempo e la voglia per fare tanto sport. I fratelli Abbagnale dovrebbero essere un esempio per tutti i ragazzi di oggi, molti dei quali tolgono tempo all’attività fisica per stare davanti a un computer o di fronte alla televisione.
Dopo aver premiato tutti i partecipanti con il nostro speciale gadget (non sveliamo in cosa consiste per non rovinare la sorpresa ai ragazzi dei prossimi paesi!) Sara ha letto i nomi dei finalisti.
Per il primo livello sono Andrea Lugas, Lorenzo Urri, Nicola Bertolucci, Sanna Carlotta Sanna, Lorenzo Pala, Giovanni Manca e Giovanni Pira. Per quanto riguarda il secondo livello, andranno a Marrubiu il 26 settembre, Stefania Manca, Maria Rimedia Orro, Fabio Aliegra, Domenico Nuscis, Giovanni Paba, Chiara e Federica Enna.
Stragiochiamo ha trovato a Tramatza una giornata calda ma ventilata. I partecipanti sono stati 90, un numero veramente alto per un paese di neanche mille abitanti.Fin dall’inizio della manifestazione si sentiva, tra gli iscritti, la voglia di fare sport, di divertirsi e di giocare insieme. Basket, calcetto, pallavolo e l’attività motoria si sono svolte nella stupenda Piazza Italia e nelle vie adiacenti. L’orienteering, invece, dall’altra parte del paese, in una zona poco trafficata, in modo da far giocare i ragazzi in tutta tranquillità in condizioni sicure e non pericolose. Le partite si sono svolte con serietà, determinazione e sportività da parte di tutti i giovani, alcuni dei quali hanno dimostrato una notevole predisposizione per sport come pallavolo e basket. Predisposizione che, è bene, che coltivino e portino avanti. Molto spesso però succede, soprattutto nei piccoli paesi, che ai ragazzi pratichino un unico sport, il calcio, e non c’è cosa più sbagliata in quanto ognuno deve avere la possibilità di seguire e impegnarsi nell’attività che meglio si adatta al suo fisico. Alle 21 si è dato lo stop alle gare e i partecipanti si sono seduti sotto l’arco. A Tramatza abbiamo raccontato la vita dei fratelli Abbagnale. La storia di Carmine e Giuseppe è molto interessante in quanto i due ragazzi, provenienti da una famiglia di contadini, fin da piccoli hanno dimostrato una grossa passione per uno sport non tanto conosciuto: il canotaggio. La loro giornata era divisa tra la scuola, lo studio e il lavoro nei campi dei genitori. Nonostante questo trovavano il tempo e la voglia per fare tanto sport. I fratelli Abbagnale dovrebbero essere un esempio per tutti i ragazzi di oggi, molti dei quali tolgono tempo all’attività fisica per stare davanti a un computer o di fronte alla televisione.
Dopo aver premiato tutti i partecipanti con il nostro speciale gadget (non sveliamo in cosa consiste per non rovinare la sorpresa ai ragazzi dei prossimi paesi!) Sara ha letto i nomi dei finalisti. Per il primo livello sono Andrea Lugas, Lorenzo Urri, Nicola Bertolucci, Sanna Carlotta Sanna, Lorenzo Pala, Giovanni Manca e Giovanni Pira. Per quanto riguarda il secondo livello, andranno a Marrubiu il 26 settembre, Stefania Manca, Maria Rimedia Orro, Fabio Aliegra, Domenico Nuscis, Giovanni Paba, Chiara e Federica Enna.
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BONARCADO, 22 Agosto 2010
Forse è scontato parlare ancora della bellezza del paese di Bonarcado visto che nel Diario delle giornate dello scorso anno l’abbiamo detto più volte. Ma, realizzare Stragiochiamo nel paese del Montiferru è davvero stupendo ed emozionante: una sensazione che non ha prezzo.
Alle spalle della Chiesa di Santa Maria e attorno al piccolo Santuario di Nostra Signora di Bonacattu, splendida costruzione risalente forse al VII secolo e di origine bizantina, si sono disputati i giochi di motoria per i più piccoli e le gare sportive di pallavolo, basket e calcetto.
Giorgio e il suo orienteering si sono spostati, invece, al centro del paese nei pressi della Chiesa di San Sebastiano, magnifico edificio del 1700.
Le fotografie utilizzate per questa competizione erano veramente belle. Mostravano, infatti, delle caratteristiche piuttosto particolari dell’architettura di Bonarcado. Spesso succede che i ragazzi e gli adulti non notino le bellezze del luogo in cui vivono. Attraverso l’orienteering noi cerchiamo di rendere il paese e tutti i suoi tratti tipici e unici protagonisti indiscussi di loro stessi. Vorremmo che gli abitanti si fermassero maggiormente a osservare il proprio paese per apprezzare anche i minimi particolari.
Inoltre, lo spirito della gara chiede ai concorrenti sia la velocità di spostamento sia la capacità di orientarsi. Per riuscire bene in questa disciplina sono quindi necessarie doti atletiche di velocità e di tenuta, ma soprattutto capacità di interpretazione della mappa e degli ambienti nei quali ci si viene a trovare. Per i giovani queste abilità sono davvero importanti e imprescindibili in quanto attraverso la pratica dell’orienteering si insegna loro ad avere una buona padronanza psicologica delle situazioni.
Gli iscritti di Bonarcado sono stati 101. Ecco i nomi dei finalisti del primo livello: Piras Francesca, Malica Giovanni, Salis Luca, Catapano Domenico, Marras Alessia, Marongiu Mattia e De Martis Daria. Del secondo livello andranno in finale: Sassa Antonio, Congiu Stefania, Zanda Gianluca, De Martis Arianna, Firinu Stefano e Zanda Federico.
Verso l’imbrunire sono terminati i giochi e i giovani sportivi, seduti sulle scalinate della chiesa, erano pronti e attenti per ascoltare la storia che Stragiochiamo aveva riservato per loro. La fame però ha prevalso e appena sono arrivate le pizze e altri dolci non si è capito più niente. Come un uragano impazzito si sono alzati e si sono avventati sul cibo, ma dopo aver speso tanta forza e tanta energia in tre ore di sport in cui tutti hanno dato il meglio di sé, questo è facilmente comprensibile. A Bonarcado avremmo dovuto parlare del campione dell’atletica Pietro Paolo Mennea, detentore per più di diciassette anni del record del mondo nei 200 m piani. Il suo primato venne superato di Micheal Johnson nel 1996.
Nel 1983 stabilì anche il record mondiale (manuale) nei 150 metri piani, con 14″8. Questo primato è stato battuto il 17 maggio 2009 da Usai Bolt.
Mennea, laureato in Scienze Motorie, Giurisprudenza, Lettere e Scienze politiche, assieme alla moglie ha dato vita alla Fondazione Pietro Mennea con lo scopo primario di carattere filantropico, cioè si impegna a effettuare donazioni costanti nel tempo ed assistenza sociale ad enti caritatevoli o di ricerca medico-scientifica, associazioni culturali e sportive, attraverso progetti specifici e concreti. La finalità secondaria è di carattere culturale, e consiste nel diffondere lo sport ed i suoi valori, nonché promuovere la lotta al doping, che è diventata una triste piaga per lo sport e la nostra società.
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RIOLA SARDO, 28 Agosto 2010
Stragiochiamo ha ora tanti nuovi amici e amiche. Sono gli abitanti di Riola Sardo, dove sabato si è svolta con un inaspettato successo e tanto coinvolgimento la nona tappa della manifestazione più amata dagli sportivi della provincia di Oristano.
Era la prima volta che i giovani di Riola partecipavano all’evento ludico culturale organizzato dalla Gio.E.Sport, ma sembrava che l’amicizia tra lo staff e i giovani sportivi fosse datata e nata parecchi anni prima. Infatti, dopo la prima mezz’ora passata a fare un po’ di conoscenza, si è subito instaurato un rapporto confidenziale e fraterno che ha permesso a tutti i 92 partecipanti di divertirsi e passare una serata diversa, all’insegna dello sport e del movimento.
A nord del paese, sulle sponde del Rio Mare Foghe, importante fiume tributario dello Stagno di Cabras, è presente un grande giardino pubblico con un bel prato e tante piante e alberelli. Ed è proprio sull’erba verde e ben curata del parco che si sono giocate le partite. Tutto si è svolto con regolarità, l’unico inconveniente è stato un forte vento di maestrale che imperterrito si è abbattuto contro gli sportivi, dall’inizio fino alla fine di Stragiochiamo. Ma certamente non è stato motivo di resa o di poca partecipazione, anzi… forse alcuni partecipanti erano talmente presi dai giochi e dalle gare che non si sono neanche resi conto delle potenti e fredde raffiche di vento.
A Riola, numeri alti anche tra gli adulti: 17 genitori si sono dilettati nella disciplina dell’orienteering, mentre alcuni hanno anche partecipato con tanto entusiasmo e sportività ai giochi di basket, volley e calcetto, assieme ai ragazzi. Ciò dimostra come lo sport non ha età e come l’attività fisica piace e delizia anche “i grandi”. Stragiochiamo, infatti, oltre a essere un evento creato apposta per i bambini e gli adolescenti, si dedica pure agli adulti. Una delle nostre finalità è, inoltre, far capire ai genitori l’importanza che il movimento ha sulla vita dei giovani, per lo sviluppo e la crescita in modo particolare, e cercare di insegnare loro a trasmettere ai propri figli la passione, la voglia e l’interesse per qualunque tipo di sport.
Un ulteriore messaggio che vogliamo mandare ai giovani partecipanti riguarda il modo di rapportarsi allo sport e in generale alla vita. Lo facciamo parlando e raccontando storie di vita di sportivi che si distinguono, oltre che per la bravura e la tecnica, per doti come il coraggio, l’impegno, la tenacia o l’amore per il prossimo. A Riola, abbiamo voluto dedicare il nostro spazio di discussione a un attaccante sardo famoso e amato anche all’estero. Avrete già capito che sto parlando di Gianfranco Zola. Magic Box, questo è il suo sopranome, è nato a Oliena e ha militato nella Nuorese, nella Torres, nel Napoli a fianco a Maradona, nel Parma, nel Chelsea e nel Cagliari. Nel Chelsea Zola vinse la Coppa d’Inghilterra, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa UEFA e fece uno straordinario goal entrato a far parte della classifica dei dieci goal più belli della storia del calcio.
Prima di ritirarsi dal ruolo di attaccante, il nostro Gianfranco, decise di giocare nel Cagliari, all’epoca in serie B. Fu proprio grazie alla tecnica e alla bravura di Zola che quell’anno i rosso-blu salirono in A e l’anno successivo vi rimasero senza alcuna difficoltà. Ma i motivi per cui abbiamo deciso di raccontare di Zola sono altri. Innanzitutto lui è un meraviglioso esempio e modello di fair play, cioè di lealtà e rispetto degli avversari. Attraverso la sua storia abbiamo cercato di far capire ai ragazzi di Riola, quanto le doti possedute da Magic Box siano importanti per fare di un bravo giocatore un vero campione. Senza onestà, umiltà, lealtà e rispetto non si va da nessuna parte, in nessuno sport!
Questi i nomi dei vincitori: del primo livello Zichi Alessia, Francesco Sanna, De Faveri Valentina, Secchi Nicola e Bellu Salvatore; del secondo Putzolu Daniel, Madau Alessandro, Trogu Danilo, Putzolu Marta, Brunzu Annalisa e Annunziata Chiara.
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BARATILI SAN PIETRO, 3 Settembre 2010
Stragiochiamo bagnato, Stragiochiamo fortunato!
Nel paese della vernaccia, l’evento sportivo è iniziato sotto una leggera pioggia e dei nuvoloni scuri e grigi che non lasciavano presagire niente di buono. Fortunatamente i ragazzi di Baratili non si sono lasciati intimidire e 96 coraggiosi hanno sfidato il tempo inclemente, uscendo di casa e recandosi nella piazza del Comune dove Stragiochiamo ha montato i campi e i giochi. La partecipazione, tenendo conto del clima e del numero totale della popolazione che conta neanche 1500 abitanti, è stata davvero notevole, con grande soddisfazione dello staff.
Dopo i primi venti minuti, comunque, è spuntato il sole, il cielo è diventato limpido e in un attimo il tempo si è fatto afoso e caldo, ma ovviamente neanche questo è stato motivo di abbandono della manifestazione.
I ragazzi si sono divertiti veramente tanto, come testimoniano le numerose pagine, del Diario Cartaceo di Stragiochiamo, piene di commenti positivi. Qualcuno ha chiesto ai membri del team “ma quanto durano i giochi? Li potete far finire domani sera per piacere?” mentre una bambina di 6 anni ha detto “che bello, mi sto divertendo tantissimo sullo scivolo, sarebbe bello se Stragiochiamo ci fosse tutto ogni giorno l’anno!”.
Anche il pubblico che ha assistito alla manifestazione era molto consistente. Per qualche minuto è stato composto addirittura da un nutrito gruppo di signore anziane che all’uscita della messa, svoltasi nella bellissima Chiesa di San Paolo Apostolo, si sono fermate nella piazza per ammirare di bambini e ragazzi che scorrazzavano, ballavano e ridevano e che fino alle 20 hanno animato il centro storico.
I finalisti di Baratili sono Sardu Simone, Ferrariu Jasmina, Brunzu Anna, Pintus Natalia, Mura Lorenzo, Piras Davide, Erbì Mattia e Brunzu Roberto per il primo livello. Del secondo livello, andranno il 26 settembre a Marrubiu, Sardu Lorenzo, Atzori Nicola, Spanu Roberta, Mocci Emanuela, Mattu Antonio, Cardia Luca e Fanari Giulia. I ragazzi del secondo sono stati molto bravi nell’orienteering, infatti ogni indizio è stato trovato immediatamente e in pochissimo tempo hanno terminato la gara.
Un ulteriore complimento va fatto alle donne del paese, le uniche che hanno partecipato al gioco riservato agli adulti. Tra l’altro la loro adesione, così alta e sentita, calza a pennello con la vita della sportiva che a fine serata è stata raccontata ai giovani sportivi.
Ai ragazzi di Baratili San Pietro abbiamo parlato della campionessa di canoa, tedesca ma naturalizzata italiana, Josefa Idem, vincitrice di 35 medaglie tra Olimpiadi, Campionati del mondo ed Europei. La canoista si è guadagnata la sua ultima medaglia all’età di 43 anni, età che nel mondo dello sport viene considerata troppo “eccessiva”. Ma Josefa ha completamente ribaltato questa convinzione dimostrando, noi di Stragiochiamo l’abbiamo più volte sostenuto, ma lei ne è l’esempio lampante, che realmente lo sport non ha età.
Inoltre, anche il suo carattere e il suo atteggiamento sono degni di essere raccontati. Infatti, al contrario di molti sportivi, nonostante gli innumerevoli successi ottenuti, è sempre rimasta una ragazza con i piedi per terra e ha sempre messo al primo posto la famiglia e i figli affermando che sono loro le sue due medaglie più preziose.
Infine oltre all’attività agonistica e alla famiglia, Josefa Idem è impegnata anche a livello sociale. È stata testimonial di campagne di sensibilizzazione sulla sclerosi multipla, sulla donazione di organi e a favore di Emergency. È insomma un esempio femminile straordinario, se si pensa che a settembre compirà 44 anni e che si candida ai prossimi Giochi olimpici di Londra. Perché, come afferma in tono scherzoso “le Olimpiadi sono come i figli: quando li fai patisci un dolore incredibile, ma appena te ne rendi conto, ne vorresti fare un altro”. Forza Josefa!
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SAN VERO MILIS, 11 Settembre 2010
Un paese di sportivi. Così può essere definito San Vero Milis che dopo cinque anni continua ad accogliere Stragiochiamo e il suo staff con passione e un coinvolgimento formidabili. Ogni record è stato battuto: 145 iscritti di cui più di 60 alla motoria, 33 al primo livello, 28 al secondo e 29 adulti. Numeri che testimoniano quanto l’attaccamento e la passione dei sanveresi per l’attività fisica e lo sport siano forti e indissolubili.
Uno degli obiettivi di Stragiochiamo è la sensibilizzazione alle pratiche sportive come strumento di crescita globale della persona e in particolare dei giovani per aiutarli a tutelare valori quali accettazione delle regole, rispetto per gli altri, solidarietà, impegno, collaborazione e appartenenza al gruppo. Gli abitanti di Sant’Eru, così è detto in dialetto il paese famoso per l’artigianato dei canestri in giunco e per la produzione della vernaccia, questo l’hanno capito fino in fondo e infatti durante l’evento si sono creati dei momenti di grande sportività e socialità che hanno dato luogo a un pomeriggio allegro e stimolante.
Per l’occasione lo staff ha dovuto aggiungere tre campi di gioco e un gonfiabile per i bambini della motoria. La piazza del centro abitato, chiamata San Michele in onore al Santo patrono della Chiesa di fronte, era gremita di gente. Anche il pubblico era numeroso e ha partecipato attivamente alla manifestazione, dall’inizio alla fine, con applausi e grida di incoraggiamento agli sportivi. Si vedevano magliette bianche con il logo di Stragiochiamo che sfrecciavano da ogni parte, urla di gioia e di divertimento si sono alzate per tutta la durata dell’evento. Al termine delle gare solo gli adulti mostravano segni di stanchezza. I bambini e i ragazzi si comportavano come se avessero giocato pochissimo tempo ed erano ancora pieni di energia: sicuramente avrebbero continuato a correre e saltare per ore ed ore.
Al fischio finale tutti i partecipanti si sono seduti per ascoltare la storia che Stragiochiamo ha riservato loro.
La sportiva scelta per San Vero è Valentina Uccheddu, talentuosa atleta oristanese che a causa di un grave infortunio al tendine d’achille non poté partecipare alle Olimpiadi. Valentina, però, non si perse d’animo e dopo la guarigione riprese subito con gli allenamenti evidenziando così la sua passione, la sua determinazione e la sua forza. Lei è stata la prima sportiva sarda a essere convocata per le gare atletiche più importanti e ambite. Per questa ragione fu contattata e desiderata da grandi società sportive della penisola. Ma la fedeltà alla sua città e al suo allenatore ha sempre prevalso su tutto dimostrando ancora una volta il carattere di ferro dell’atleta!
I vincitori di San Vero che il 26 settembre si recheranno a Marrubiu per la finale, che ormai è quasi alle porte, sono Alessandro Enna, Simone Palmas, Biagio Salaris, Federica Destro e Carlotta Vargiu del primo livello, Alessandro Orro, Alessia Orro, Michele Broccias, Silvia Putzolu e Alberto Zedda del secondo.
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CUGLIERI, 12 Settembre 2010
Per Stragiochiamo è stata una bellissima serata quella passata in compagnia degli abitanti di Cuglieri. Il paese sorge ai piedi del versante occidentale del massiccio del Montiferru, complesso vulcanico spento da almeno 2 milioni di anni, a circa 500 metri sul livello del mare. Il panorama che si vede dalle vie del centro abitato è veramente spettacolare e ha regalato allo staff emozioni uniche, soprattutto durante l’imbrunire quando il cielo si è colorato di rosa e il sole è diventato un’enorme palla arancione che a poco a poco è sparita dietro il mare.
È stata scelta, per essere trasformata in un campo di gioco e sport, via Regina Margherita antistante all’ex Convento dei Cappuccini. Ed è proprio di fronte al suo portone che si sono svolti i percorsi di motoria. Stragiochiamo, infatti, attraverso la sua attività cerca di valorizzare e promuovere i luoghi più caratteristici di un centro abitato creando dei momenti di aggregazione e insegnando ai partecipanti ad amare il proprio paese e soprattutto a rispettarlo.
Il piatto forte della manifestazione sportiva è stato l’orienteering, realizzato negli affascinanti viottoli impervi del centro storico, a piedi della Basilica di santa Maria della Neve che dall’alto del colle Bardosu, sul quale si erge, domina tutto il paese. La disciplina è piaciuta molto ai ragazzi e anche gli adulti l’hanno apprezzata veramente. Un genitore, addirittura, pur di non rinunciare alla gara ha corso su e giù con il passeggino e il figlio piccolo. I loro commenti finali sono stati “anche se ci siamo stancati ne è valsa la pena” oppure “siamo senza fiato ma contenti”.
I bambini più piccoli invece hanno dichiarato di essersi divertiti molto nei percorsi ideati da Alessandra, mentre alcuni ragazzi del primo e del secondo hanno eletto il calcio come sport favorito, altri invece hanno preferito il basket.
Mentre il sole si nascondeva, le partite sono terminate e i giovani sportivi si sono seduti di fronte al gazebo blu, simbolo della segreteria di Stragiochiamo. Tutti in silenzio hanno ascoltato la storia sulla vita di Yuri Chechi. Molti di loro conoscevano già il ginnasta italiano soprannominato “il signore degli anelli”. Yuri da bambino, piccolo di statura e magrolino, non era certo dotato di un fisico che faceva presumere una carriera sportiva. Ma l’impegno e la passione possono trasformare una persona in un campione. Ciò è successo a Yuri, considerato, da alcuni esperti, il migliore di tutti i tempi nella disciplina degli anelli. Nonostante due gravi infortuni si è sempre rialzato e la sua tenacia gli ha fatto vincere parecchie medaglie.
Dopo la storia arriva il momento più atteso: la lettura delle classifiche e consegna dei gadget.
Ed ecco i nomi dei ragazzi che dovranno tenere alto il nome del loro paese alla finale di Marrubiu: Sias Marianna, Casule Simona, Meles Giovanni, Meaggia Enrico, Piras Francesco, Idda Matteo, Idda Miriam, Piras Sebastiano, Corronca Giansalvatore e Idda Andrea.
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CABRAS, 18 Settembre 2010
Pensavamo che il tempo piovoso e il cielo grigio spingessero le persone a stare a casa, ma mai nessuna previsione si è rivelata così tanto sbagliata. La cittadina del Sinis sabato sera è riuscita a conquistare il nuovo record di presenze dell’estate 2010 con ben 157 partecipanti, anzi 158 se si tiene conto della presenza di un cagnolino che correva instancabile da un campo all’altro.
Dopo qualche goccia caduta a inizio gare, il tempo si è assestato le tre ore di gioco sono passate velocemente e in modo molto speciale.
La manifestazione sportiva è stata realizzata a fianco allo stagno, nella piazza omonima, accanto alla bellissima Chiesa di Santa Maria, risalente al XV dopo Cristo.
Lo Stagno di Cabras, che si estende per circa 2288 ettari e che rappresenta l’ambiente palustre tra i più importanti della Sardegna, ha dato origine a uno scenario particolarmente affascinante, soprattutto durante il tramonto. Infatti, il cielo rosa riflettendosi sullo specchio d’acqua ha dipinto tutta la piazza con colori inconsueti e allegri, regalando agli sportivi un’atmosfera al quanto suggestiva.
Piazza Stagno era completamente affollata di bambini, ragazzi e adulti tutti molto allegri e divertiti. La confusione regnava incontrastata ma esservi risucchiati era bello e piacevole. Era un caos simpatico e grazioso nel quale tutti hanno rispettato le regole, più volte sottolineate da Sara durante il corso dell’evento, quali la convivenza civile, la necessita di condividere i valori di cui lo sport è portatore come lealtà, collaborazione, rispetto, solidarietà, impegno.
Il momento più emozionante è quanto i bambini della motoria hanno lasciato in pace, per qualche minuto, lo scivolo gonfiabile e hanno formato un grande cerchio di fronte al gazebo della segreteria. Dopo aver ballato, si sono cimentati nel tradizionale saluto di Stragiochiamo: prima tutti giù si grida “stra…” poi di colpo si salta e con le mani al cielo si urla “…giochiamo”.
Ai ragazzi di Cabras noi dello staff abbiamo voluto raccontare la vita di Gary Hall Junior, nuotatore statunitense vincitore di svariate medaglie alle olimpiadi e ai campionati mondiali di nuoto. La sua specialità è lo stile libero e fin da piccolo si è subito contraddistinto per la sua bravura e il suo impegno. Gli successe però che a un certo punto della sua carriera scoprì di avere il diabete. La malattia fu per lui come una mazzata e dopo un periodo difficoltoso capì che nonostante il suo problema poteva continuare a nuotare e ad allenarsi, tenendo sempre sotto controllo i valori della glicemia. Pochi mesi dopo, infatti, Gary Hall Jr riprendeva a vincere diventando il nuotatore più veloce della storia.
Il nuotatore porta la sua esperienza di campione affetto da diabete a ragazzi, genitori, allenatori, medici e dirigenti delle società sportive, anche in qualità di portavoce dell’Associazione americana diabetici. Questo fa di un atleta molto speciale anche fuori dall’acqua.
Questi i nomi dei vincitori di Stragiochiamo a Cabras: Camilla Mancosu, Lorenzo Scintu, Giorgio Lai, Martina Atzori, Manunta Andrea, Adele Loi che concorreranno a Marrubiu per le gare del primo livello; Sanna Michele, Conemi Gianluca, Ilaria Massa, Kattiuscia Mattu, Pinna Paolo e Mirai Gabriele giocheranno nel secondo livello.
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GHILARZA, 19 Settembre 2010
A Stragiochiamo si respira ormai aria di finale. Ghilarza è stata la penultima tappa della V edizione della manifestazione sportiva e culturale che anche quest’anno ha trasformato in campi da gioco e divertimento i centri storici di 14 paesi della provincia di Oristano più uno toscano, Larciano in provincia di Pistoia, che ha inaugurato la formidabile stagione estiva.
Nel paese che diede i natali al filosofo Antonio Gramsci gli iscritti sono stati 80 e i nomi dei vincitori sono Manca Isaia, Marra Alessia, Mugheddu Simona, Cogotzi Luca, Cabiddu Ornella, Sanna Francesco, Giovanetti Simone, Cossu Enrico, Piras Lorena, Marcangeli Gianmarco, Cristian Fodde, Sanna Ilaria, Bibiana Cicoria e Bachis Federico.
Anche l’autunno fa capolino e il clima nella piazza antistante alla stupenda Torre Aragonese era piuttosto freddo. Di questo, però, se ne sono accorti solo i ragazzi dello staff di Stragiochiamo e i genitori. Questi ultimi inseguivano i propri figli costringendoli a indossare felpe e giubbotti che ovviamente dopo due minuti di gioco giacevano a terra a bordo campo.
Nonostante il vento e la bassa temperatura tutti i partecipanti e il pubblico dell’evento hanno dimostrato grande soddisfazione. Alcune mamme addirittura hanno avanzato la proposta di organizzare per l’anno venturo un Stragiochiamo Intercomunale. Ghilarza infatti è praticamente unita ai paesi di Abbasanta e Norbello e ai genitori farebbe piacere se la manifestazione coinvolgesse anche i due paesi vicino in modo da rendere la giornata realmente all’insegna della partecipazione e della condivisione di momenti divertenti ed educativi per i propri figli.
La gara dell’orienteering, svolta tra le strette vie e le costruzioni di basalto caratteristiche del paese, si è rivelata piuttosto interessante per i giovani sportivi. Questa volta Giorgio ha scattato delle foto a particolari alquanto specifici, un po’ complicati ma non impossibili. Lo dimostra il fatto che i ragazzi del primo livello sono riusciti a trovare in poco tempo tutti i numeri delle immagini. Un di loro ha affermato “io abito proprio nella via in cui è stata scattata la fotografia ma non mi ero mai accorto di questo particolare”. Lo scopo della disciplina è stato raggiunto!
La novità di Ghilarza è stata la disciplina del tennis, a cui i ragazzi hanno giocato assieme al Maestro Mirko.
A fine serata abbiamo raccontato la vita di un’atleta russa. Il suo nome è Elena Gadžievna Isinbayeva. Lei iniziò a cinque anni con la ginnastica artistica. Crescendo venne giudicata troppo alta per tale sport ed a quindici anni lasciò la ginnastica per dedicarsi al salto con l’asta.
Elena è la prima donna a valicare i 5 metri. È una campionessa olimpica e mondiale che finora ha migliorato 27 volte il record del mondo, portandolo a 5,06 m all’aperto e a 5,00 m al coperto.
L’atleta ha sempre bene in mente chi è e da dove viene. Infatti, suo padre, Gadzhi Gadzhiyevich Isinbaev, è un idraulico membro di un gruppo etnico di Tabasarans. Sua madre, lavora come assistente in un negozio ed è di etnia Russa. La Isinbayeva viene quindi da una famiglia di origini umili e si ricorda che i suoi genitori hanno dovuto fare molti sacrifici finanziari per aiutarla nella sua carriera sportiva.
Durante il racconto molti ragazzi hanno espresso il desiderio di voler diventare dei campioni sportivi, uno di salto con l’asta, un altro di formula uno. Le ragazza invece hanno dichiarato di voler essere delle brave pallavoliste, poi una di loro ha aggiunto “anche se da grande mi allenerò molto so che l’importante non è vincere”.
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MARRUBIU, 26 Settembre 2010
Anche quest’anno si chiude con grande successo la manifestazione sportiva Stragiochiamo, sport e centri storici, ideata dalla Gio.E.Sport di San Vero Milis e patrocinata dall’Assessorato Provinciale alle Politiche Giovanili. L’iniziativa itinerante ha coinvolto Bauladu, S. Nicolò d’Arcidano, Fordongianus, Nurachi, Ardauli, Tramatza, Marrubiu, Baratili San Pietro, Riola Sardo, San Vero Milis, Cuglieri, Bonarcado, Cabras, Ghilarza e per la prima volta un paese in provincia di Pistoia, Larciano.
La giornata più attesa dai giovani sportivi è arrivata ed è volata in un batter d’occhio, ma si sa… quando ci si diverte il tempo scorre velocemente.
Ed è stata la capitale sarda dell’ossidiana, ovvero Marrubiu, ad accogliere cordialmente tra le sue braccia tutti i vincitori dei 13 paesi sardi, più i partecipanti della cittadina ospitante e i ragazzi di Larciano, paese che ha inaugurato la V edizione della manifestazione culturale e ludica. La presenza dei giovani toscani e delle loro famiglie è stata molto gradita e ha reso tutto più emozionante e avvincente rendendo la finalissima realmente all’insegna del confronto e dell’amicizia.
In totale sono stati 250 partecipanti e tante ore di sport, movimento e agonismo.
Alle 9.30 in punto, nella piazza della Stazione di Marrubiu sono arrivati i ragazzi e mezz’ora dopo stavano già sfilando per le vie del centro abitato, ognuno con il cartello del proprio paese in mano e negli occhi la speranza di rendergli onore a fine giornata.
Alle 10.30 si è dato via al primo turno di gioco. Gli sport fatti sono stati l’orienteering fotografico, basket, calcio e pallavolo e le squadre si sono divise nei 6 campi che il team di Stragiochiamo ha allestito apposta per loro nella piazza di fronte il Comune e nelle vie circostanti. Tra una partita e l’altra ogni ragazzo aveva il tempo di bere, riposarsi e vedere un video, creato dallo staff, che riassumeva le vite degli sportivi, di cui abbiamo parlato in ogni evento, in aggiunta alle foto scattate durante i mesi estivi ai protagonisti della manifestazione. I partecipanti sono rimasti molto colpiti dal filmato e molti hanno voluto guardarlo più volte.
Nei momenti di pausa, inoltre, i membri di ogni paese raccontavano ai presenti, al pubblico e agli altri ragazzi, la vita dello sportivo legato alla propria tappa. Tutta la piazza era addobbata con manifesti in cui brevemente è stata riassunta la carriera degli atleti e un aggettivo che contraddistingue loro. Il racconto della vita di un personaggio appartenente al mondo dello sport è stata una delle novità introdotte nell’edizione 2010, il cui fine era spingere i ragazzi a momenti di riflessione e sensibilizzarli a seguire modelli di vita importanti.
Ovviamente non potevano assolutamente mancare i giochi gonfiabili, lo scivolo e tappeto hanno intrattenuto e fatto divertire i più piccoli per l’intera giornata.
Alle 12.30 c’è stata la pausa pranzo e tre ore dopo tutte le squadre erano già sui campi pronte e vogliose di continuare le gare.
Alle 17.30 il tanto temuto fischio finale ha risuonato per le vie in cui venivano disputate le partite, gremite di tifosi e sostenitori dei vari paesi. Tutti gli sportivi si sono seduti in cerchio nella piazza del Municipio e nuovamente i rappresentati di ciascun centro abitato hanno parlato dei vari campioni sportivi e delle loro gesta. Le premiazioni sono state realizzate verso le 18, ora in cui l’emittente Super Tv Oristano ha trasmesso la diretta.
Ed ecco i paesi dei vincitori. Per il primo livello si classifica al primo posto il paese di Ardauli , mentre del secondo ha vinto Bonarcado e i suoi rappresentanti.
A noi dello staff non resta che augurare: Atrus Annus…
L’estate 2010 finalmente è arrivata e la squadra di Stragiochiamo è di nuovo pronta a invadere i centri storici della provincia di Oristano per divertire tutti i bambini e i ragazzi dei vari paesi.
L’avventura di questa edizione è già iniziata, ma con una novità importante che ora vi raccontiamo.
LARCIANO, 26 Giugno 2010
Stragiochiamo ha, infatti, realizzato la sua prima giornata fuori dalla Sardegna e precisamente a Larciano, paese toscano della provincia di Pistoia. Incorniciato tra gli Appennini, il paese è subito sembrato, allo staff, ordinato e accogliente. I suoi cittadini hanno confermato le impressioni dimostrandosi immediatamente amichevoli e disponibili, doti particolarmente rare e per questo ammirevoli.
L’evento è avvenuto sabato 26 giugno, ma alcuni componenti (Francesco, Pippo, Enrica, Giovanni, Matteo e Giorgio) sono partiti per la Toscana alcuni giorni prima per allenare i giovani larcianesi con gli incontri preparatori . Venerdì sera sono stati poi raggiunti da Paola, Sara, Alessandra e la sottoscritta (Giulia).
Sabato mattina sveglia presto per allestire la piazza e le strade adiacenti al Municipio con i soliti campi da basket, calcetto, volley e i giochi gonfiabili. Alle 9.30 sono arrivati i primi partecipanti.
Verso le 10, dopo le iscrizioni e aver composto le squadre, si è dato il via alle partite e all’orienteering.
150 i ragazzi iscritti. Per questo motivo si sono dovuti fare due turni. Alcune squadre la mattina sono andate a fare l’orienteering nelle strade di Larciano Castello mentre le altre sono rimaste a praticare i giochi nei campi. Il pomeriggio si sono scambiati i ruoli, ma alle 18 tutti si sono riuniti per tirare le somme e scoprire insieme i vincitori.
A loro spetta la partecipazione alla finale di Stragiochiamo nel mese di settembre a Marrubiu.
Ma non è finita qui. Due sono state le sorprese che hanno animato la giornata di Larciano.
La prima riguarda un’attività svolta dai bambini della motoria che tra un gioco e un salto sul Salterino e lo Scivolo gonfiabili si sono dilettati in vari percorsi e giochi ideati dalla Scuola di danza.
La seconda sorpresa invece ha riguardato la presenza di un personaggio famoso, ovvero Andrea Agresti del programma televisivo Le Iene.
Andrea è rimasto tutto il pomeriggio all’evento ed è stato proprio lui a dare i nomi dei vincitori rendendo questo momento ancora più divertente sia per i ragazzi e i genitori che per la squadra di Stragiochiamo.
Durante le premiazioni ci sono stati attimi di commozione culminati nella lettera scritta da un gruppo di bambini di prima e seconda elementare e letta in pubblico da uno di loro.
I bambini hanno così dimostrato di essere stati veramente felici di aver partecipato a Stragiochiamo. Questo ci fa piacere in quanto anche per noi è stata un’esperienza nuova che ci ha lasciato un segno, ovviamente positivo, e che non dimenticheremo tanto facilmente grazie al carattere degli abitanti di Larciano e alla passione che hanno dimostrato nell’accoglierci.
Speriamo un giorno di poter ricambiare la loro generosità. Grazie a tutti di cuore!
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BAULADU, 10 Luglio 2010
È sempre la prima tappa dell’estate. È uno dei luoghi che risponde meglio all’evento. È Bauladu che con i suoi 108 tra bambini e ragazzi (in un paese di 720 persone non è poco!) anche quest’anno ha deciso di ospitare Stragiochiamo, Sport e Centri Storici.
Sono passati 5 anni da quando Stragiochiamo e gli abitanti di Bauladu hanno stretto amicizia. Un’amicizia meravigliosa e indissolubile, forte e duratura. Soprattutto instancabile.
Tant’è vero che i ragazzi (molti dei quali cresciuti, come ha detto Sara, “a pane e Stragiochiamo”), anziché essere annoiati della ripetizione della manifestazione, continuano a partecipare e a essere coinvolti divertendosi sempre tanto .
Lo ha dimostrato il fatto che appena finite le premiazioni tutti gli iscritti, armandosi di penne e pennarelli, hanno assalito lo staff all’urlo di “metti una firma sulla mia maglietta”.
Per più di mezz’ora i componenti dell’èquipe si sono messi d’impegno a scrivere dediche originali e diverse nelle magliette di ciascun partecipante. Poi la fantasia è svanita, è finito l’inchiostro o forse è arrivata la pizza? C’è stato un dileguamento generale, ma è durato poco! Perché, tempo 10 minuti, penna in una mano e pizza nell’altra, tutti i ragazzi sono tornati dallo staff a farsi “autografare” la t-shirt.
Infatti, come nella scorsa edizione, gli abitanti di Bauladu, ogni anno sempre più gentili e calorosi, si sono organizzati per rifocillare i giovani sportivi e tutto lo staff con panini, pizze giganti e buonissime e qualche bibita fresca, tutto graditissimo dopo 5 ore di caldo soffocante.
Gli sport praticati, come vuole la tradizione, sono stati basket, calcetto, volley e orienteering per i più grandi, mentre i piccoli si sono dilettati con Sara ed Enrica in vari giochi di motoria, con canestri e porte da calcio, per finire dopo a saltare su Scivolo e Salterino.
Verso le 21 (Stragiochiamo quest’anno inizia alle 18) tutti seduti sulle gradinate dell’anfiteatro del paese, luogo che si presta davvero molto bene a ospitare qualunque tipo di manifestazione, e genitori, ragazzi e staff in posa per fare varie foto di gruppo.
Dopo, mentre i giovani partecipanti mangiavano, Paola raccontava loro la storia della vita di un campione del mondo dello sport.
Una delle novità dell’edizione 2010 è, infatti, la presentazione in ogni paese di uno sportivo, ma non uno qualunque. Deve essere un personaggio portatore di valori condivisi, che con le sue gesta o il suo carattere insegni, educhi e sia esempio e motivo di riflessione, per tutti (grandi e piccini).
A Bauladu è stata raccontata la vita di Lionel Messi, calciatore argentino del Barcellona, modello di caparbietà, di impegno, determinazione e coraggio. Messi, pallone d’oro nel 2009, nonostante la sua grave malattia è riuscito a diventare un campione e uno dei giocatori di calcio più amati al mondo.
È sembrato che i ragazzi fossero contenti di ascoltare la vita di Messi in quanto molti non la conoscevano, altri invece sapevano tutto e hanno preso la parola per fare qualche precisazione e raccontare aneddoti su di lui.
A fine premiazione tutti i gli iscritti hanno chiamato a gran voce Matteo, che nel mentre si era già messo a lavoro per smontare le attrezzature sportive. È lui, grazie alla sua simpatia e preparazione, il più gettonato del paese.
I vincitori di Bauladu che parteciperanno alla finale sono: per il 1° livello Gaia Siddi, Francesco Crobu e Alessandro Di Felice; per Il 2° livello Fabrizio Deiana, Sandra Zucca, Federico Ghiani e Marika Caboni.
Un grazie a tutto il paese e ai suoi abitanti è doveroso e viene dal cuore!
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SAN NICOLO’ D’ARCIDANO, 17 Luglio 2010
Erano le 18 quando la piazza di fronte alla Chiesa di San Nicolò d’Arcidano si è riempita di ragazzi e ragazze pronti a iniziare una nuova avventura con Stragiochiamo e il suo staff.
È la seconda volta che il furgone blu carico di attrezzature sportive arriva nel paese d’Acidrànu colorando e animando il suo bel centro storico.
La giornata era calda ma un leggero maestrale ha permesso a tutti di dare il meglio di sé in ogni gioco.
I ragazzi del primo e del secondo livello sono stati impegnati tutta la sera nel basket, nel calcetto, nella pallavolo e nell’orienteering assieme a Cristiana, Alessandra e Giovanni (per gli amici Giovino!).
I bambini più piccoli, invece, si sono divertiti con Sara e Matteo che hanno fatto fare loro varie attività di motoria. Successivamente, hanno saltato per ore e ore sullo Scivolo gonfiabile, senza mai stancarsi. I loro sali – scendi sono stati interrotti solo per 5 minuti quando un calabrone gironzolava tranquillo nella parte superiore del gioco. Per fortuna un genitore coraggioso si è armato con un sandalo e si è arrampicato sopra lo scivolo scacciando l’enorme insetto e permettendo nuovamente ai bambini di salire tranquilli.
I giochi di movimento hanno un ruolo fondamentale nel processo di crescita del bambino e sono molto utili e formativi, soprattutto per la fascia che va dai 4 ai 7 anni. Infatti, anche secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’educazione motoria è fondamentale, in modo particolare a quell’età, per lo sviluppo della personalità e per il raggiungimento e mantenimento della buona salute.
Mentre i giovani arcidanesi si dilettavano negli sport e nei giochi, Francesco si aggirava tra i campi scattando foto a tutto spiano per far sì che quei momenti di divertimento rimangano fissati. Ovviamente ciò avviene anche nella mente e nei ricordi dei ragazzi, ma sicuramente le fotografie aiutano a far rivivere le esperienze fatte. Tutte le foto si possono trovare in un cd che Stragiochiamo lascia ad ogni Comune.
A fine gare i partecipanti erano un po’ tristi perché avrebbero voluto continuare a giocare. Alcuni hanno domandato: “ma dopo cena c’è ancora Stragiochiamo?” oppure “ma abbiamo già finito di giocare?”. Altri, invece, hanno detto “mi piacerebbe tanto che questa giornata durasse tutta l’estate!”. Sono queste le frasi che danno un senso al nostro lavoro, poiché dimostrano che i ragazzi si sono divertiti e hanno apprezzato lo spirito di Stragiochiamo! Le loro parole valgono più di mille complimenti.
Il lavoro di Stragiochiamo, comunque non finisce qui, perciò raccontiamo in ogni tappa la vita di un personaggio sportivo portatore di valori e insegnamenti. Lo sportivo scelto per Arcidano è stato Oscar Pistorius. Paola ha raccontato la sua vita ai ragazzi seduti di fronte alla Chiesa, mentre aspettavano i risultati delle partite e i nomi dei vincitori.
Pistorius è nato a Pretoria il 22 novembre del 1986, è un atleta sudafricano, campione paraolimpico nel 2004 sui 200 m piani e nel 2008, anno in cui ha stabilito il record del mondo, sui 100, 200 e 400 metri piani.
È soprannominato “the fastest thing on no legs” cioè “la cosa più veloce su nessuna gamba”, infatti il giovanissimo atleta a causa di alcuni problemi alla sua nascita, all’età di undici mesi, è rimasto senza gli arti inferiori.
Pistorius è un amputato bilaterale e corre grazie a particolari protesi in fibra di carbonio, denominate cheetah.
Il racconto è stato molto apprezzato dai giovani di Arcidano che hanno sommerso Paola di domande e chiarimenti, dimostrando grande interesse per la vita dello sportivo che non si è fatto certo scoraggiare dal suo problema, ma che anzi è riuscito a trasformarlo nel suo punto di forza. Dalla storia di Pistorius c’è tanto da imparare a i ragazzi del paese l’hanno capito!
Gli educatori, l’hanno detto lo scorso anno e l’hanno ribadito anche nella giornata di domenica: “i giovani di Arcidano sono molto bravi nello sport e con allenamenti precisi potrebbero diventare ottimi professionisti”.
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NURACHI, 28 Luglio 2010
Eccoci di nuovo qui a raccontarvi Stragiochiamo.
Questa volta, eccezionalmente di mercoledì pomeriggio, siamo stati a Nurachi nelle bellissima Pratza ‘e Cresia dove il rintocco delle campane ogni tanto copriva le urla dei 119 bambini e scandiva il tempo delle partite.
Nella precedente edizione (se vi ricordate, sennò rileggete il Diario delle giornate 2009!) l’avversario principale dei giovani sportivi era stato il caldo soffocante che non ha dato tregua nemmeno per un istante ma che sicuramente non ha impedito loro di giocare, muoversi e divertirsi. Quest’anno fortunatamente un leggero venticello ha soffiato tutta sera sui partecipanti e il divertimento è stato ancora più grande e gioioso. C’erano bambini che correvano da una parte all’atra dei campi felici e spensierati e che con le loro magliette colorate hanno animato il centro storico del piccolo paese.
Vi abbiamo già detto precedentemente che nell’edizione in corso ci sono due turni nei quali i ragazzi dei due livelli si alternano tra i campi e l’orienteering.
A Nurachi durante il primo turno i più grandi, dopo che si sono fatte le squadre, sono subito corsi nei rispettivi campi pronti a sfidarsi per cercare di vincere e andare così il 26 settembre alla finale di Marrubiu. Nel mentre, i bambini del primo livello, seduti davanti alla porta del Municipio, ascoltavano attentamente Giorgio che spiegava le regole dell’orienteering. Ma, diciamo la verità: ormai è il quarto anno che Nurachi ospita Stragiochiamo e i giovani sportivi sono diventati bravissimi in questa disciplina e quasi non hanno bisogno di spiegazioni!
Verso le 19.30 i ruoli si sono invertiti: i bambini erano nei campi da gioco e i grandi in giro per il paese a scovare gli indizi fotografici magistralmente preparati dal nostro esperto .
In tutto ciò l’angolo sinistro della piazza era riservato alla motoria e allestito con lo Scivolo gonfiabile e vari percorsi che Cristiana e Matteo hanno organizzato nei minimi dettagli per divertire e far compiere attività fisica ai più piccoli. Alle 21 però, con grande disapprovazione dei presenti, è stato sgonfiato lo Scivolo. Il loro disappunto è durato poco però, soprattutto quando i loro occhi si sono posati su un tavolo apparecchiato con bibite, patatine e salatini. Come cavallette hanno assalito il banchetto: ma dopo ore e ore di movimento un buon spuntino è più che meritato.
Più o meno alle 21.15 anche i ragazzi dei due livelli hanno finito le loro gare e tutti si sono seduti sotto l’arco blu di Stragiochiamo a scoprire insieme quale personaggio Paola aveva in serbo per loro.
A Nurachi è stata raccontata la vita di Sara Simeoni, ex atleta italiana di salto in alto e campionessa olimpica e medaglia d’oro alle XXII Olimpiadi di Mosca nel 1980. La Simenoni ha vinto anche la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo del 1975 ad Algeri e agli Europei indoor di San Sebastian nel 1977 (anno in cui vinse la medaglia d’oro anche alle Universiadi di Sofia). È stata per due volte primatista del mondo con la misura di 2,01 metri nel 1978, ed è stata campionessa europea a Praga nel 1978. Inoltre, per quattordici volte campionessa italiana, ha detenuto il primato italiano per 36 anni.
Ma non è finita qui. Si può dire che l’intera sua famiglia è completamente dedita allo sport. Infatti sia suo marito e il loro figlio sono degli atleti affermati e riconosciuti in tutto il mondo per la loro bravura e preparazione. A questo punto Paola ha sottolineato l’importanza di fare attività fisica con i genitori e ha chiesto ai ragazzi se anche loro volessero diventare dei campioni. Molti hanno risposto di sì: tra i maschi la maggior parte vorrebbe fare il calciatore, altri vorrebbero essere dei professionisti di karatè, mentre le femmine delle ballerine esperte.
Intanto il buio calava e la manifestazione sportiva giungeva alla fine, ovviamente non certo prima della proclamazione dei vincitori: per il primo livello Denny Piras, Gianluca Locchi, Alice Murru, Emma Pes, Nicolò Carta; per il secondo livello Matteo Mirai, Lorenzo Melis, Francesca Lasiu, Daniele Dessì.
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ARDAULI, 2 Agosto 2010
Per il quarto anno consecutivo Stragiochiamo ha trasformato la piazza della Chiesa di San Damiano ad Ardauli e le vie limitrofe in campi di sport e di giochi animati dai 94 iscritti e dai loro genitori.
Recarsi nel paese, di poco più di mille abitanti situato nella regione storica del Barigadu, è per noi dello staff sempre un vero piacere in quanto in alcuni punti del centro abitato si possono ammirare dei favolosi panorami sui monti che all’imbrunire offrono degli scorci piuttosto magici e suggestivi.
Anche quest’anno era presente un melting pot di nazioni con alcuni bambini provenienti dal continente africano e un ragazzo tedesco che non parlava italiano, ma che sicuramente non si è fatto scoraggiare, anzi ha partecipato a tutte le gare dimostrando come lo sport possa essere veicolo di socializzazione e vicinanza tra i popoli.
Alle 18 sono arrivati i primi ragazzi e si sono formate le squadre, quest’anno molto più numerose rispetto alle edizioni precedenti. Infatti, anche il numero dei partecipanti, conferma che Stragiochiamo piace e diverte e che sempre più giovani aderiscono all’evento.
Le gare si sono svolte con tranquillità e sportività, con determinazione e voglia di vincere. Molti i giovani bravi e capaci che non si sono tirati indietro neanche quando la palla da volley o da calcetto è finita giù per il canale in mezzo ai rovi e qualcuno doveva andare a recuperarla. Infatti, mentre gli arbitri erano intenti a compiere l’ardua discesa e a studiare la via più facile, i ragazzi, conoscendo le scorciatoie, sono stati molto più veloci e scattanti e dopo pochissimo tempo avevano già rimesso il pallone in campo pronti a continuare il match.
Ad Ardauli lo staff di Stragiochiamo era così diviso: Pippo arbitrava la pallavolo, Giovino il calcetto, Matteo il basket,Giorgio ovviamente si è occupato dell’orienteering, Cristiana e Chicca invece erano alle prese con i bambini della motoria. Questi ultimi hanno prima eseguito dei percorsi con ostacoli, poi è giunto il momento più atteso: il sali-scendi dallo scivolo gonfiabile che sempre e comunque riesce a farli impazzire di gioia. A metà serata, Sara ha interrotto i loro giochi improvvisando una gara di ballo alla quale tutti i più piccoli hanno partecipato più che volentieri.
Verso l e 20.30 il sole è iniziato a calare e mezz’ora dopo si è dato lo “stop” alle partite. Tutti i giovani e i loro genitori si sono accomodati sulle gradinate della piazza e, mentre veniva consegnato loro il gadget-ricordo, ascoltavano la storia del pugile Muhammad Ali.
Ali in realtà si chiama Cassius Marcellus Clay Jr., ma si cambiò di nome quando si convertì alla religione islamica. È tra i più famosi e apprezzati sportivi della storia: vinse l’oro Olimpico ai Giochi di Roma nel 1960, mentre come pugile professionista ha detenuto il titolo mondiale dei pesi massimi dal 1964 al 1967, dal 1974 al 1978 e per un’ultima breve parentesi ancora nel 1978.
Abbiamo raccontato la sua storia per vari motivi. Innanzitutto per la sua formidabile tecnica sintetizzata alla perfezione da questa frase “vola come una farfalla, punge come un’ape”.
Secondo in quanto, purtroppo, l’ex pugile è attualmente affetto dal Morbo di Parkinson, ma dopo il suo ritiro dal mondo sportivo Ali si sempre è distinto per le sue azioni umanitarie per le quali gli è valsa la candidatura come Premio Nobel per la Pace nel 2007.
I giovani di Ardauli hanno mostrato un gran interesse per la vita dello sportivo che fino a quel momento non avevano mai sentito nominare. Hanno dimostrato anche di essere molto preparati su alcuni argomenti difficili, per esempio sapevano cosa è il Morbo di Parkinson, sapevano cosa significa la parola razzismo e cos’è l’Islam.
I ragazzi che si sono qualificati per la finale sono per il primo livello: Francesco Marras, Agostino Pala, Mauro Flore, Luca Zago e Gianfranco Tatti; per il secondo livello: Mauro Zago, Luca Miscali, Daniela Tatti, Mattia Lai.
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FORDONGIANUS, 9 Agosto 2010
Eccoci di nuovo a Fordongianus, bellissimo paese del Barigadu che anche quest’anno ha regalato a tutto lo staff una serata magica e piacevole. Saranno i colori caldi della trachite, lo stile inconfondibile delle caseo forse la presenza di un complesso termale risalente al I sec. d.C. a rendere il centro abitato uno dei luoghi più suggestivi e incantevoli della provincia oristanese? Qualunque sia il motivo, realizzare Stragiochiamo a Fordongianus è sempre molto emozionante.
I campi da gioco sono stati allestiti di fronte alla splendida Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo, nei pressi dell’asilo e della Biblioteca.
La manifestazione sportiva e culturale è iniziata con puntualità nonostante ci siano stati vari problemi nell’organizzare le squadre. Infatti, i giovani del paese svolgono numerose attività durante i mesi estivi e molti di loro, avendo altri impegni, purtroppo non sono potuti essere presenti. Per far sì che ciò non influisse sullo svolgersi delle partite, alcuni bambini della motoria, con loro grande entusiasmo e gioia, sono stati inseriti nelle squadre dei più grandi e hanno così giocato a basket, pallavolo e calcetto.
Tutto ciò non ha impedito agli iscritti di divertirsi, di giocare e vivere momenti all’insegna dell’allegria e dello stare insieme. In tutto i partecipanti sono stati 78 Molto numerosi erano anche gli adulti che si sono sfidati all’orienteering dimostrando ancora una volta una grande passione per questa disciplina e per lo sport in generale. Alcuni di loro hanno partecipato addirittura due volte, prima come accompagnatori dei bambini del primo livello e poi nella gara realizzata ad hoc per loro.
La serata si è svolta con regolarità e tranquillità… e con un rumore di sottofondo piuttosto particolare. Era il verso di decine di pipistrelli che tra i mattoni di trachite rossa della Chiesa hanno costruito la loro dimora. A inizio evento alcuni ragazzi hanno trovato un piccolo pipistrello sotto un albero, non riusciva a volare e per evitare che gli venisse fatto del male con palloni e corse sfrenate, Sara l’ha messo al sicuro in un giardino vicino.
Alle ore 21 inesorabilmente si è dato lo stop alle gare e tutti gli sportivi si sono seduti sotto l’arco. La pioggia stava per rovinare la fine dell’evento ma fortunatamente è caduta solo qualche goccia che non è riuscita a disturbare il consueto racconto della vita di uno sportivo.
A Fordongianus abbiamo parlato di Alex Zanardi, pilota automobilistico italiano che, nonostante un gravissimo incidente in cui perse entrambi gli arti inferiori, continua a gareggiare e a essere presente nel mondo dello sport. Zanardi con il suo carattere di ferro, la sua grinta, la sua determinazione è un punto di riferimento e un modello per molte persone in quanto dimostra una passione fortissima per la vita e lo sport.
Tutti i giovani partecipanti sono sembrati particolarmente attenti e quando è stata fatta loro qualche domanda su ciò che avevano appena sentito, hanno dimostrato un particolare interesse per il fatto che il pilota bolognese abbia continuato a praticare l’attività fisica anche dopo l’incidente.
I finalisti che andranno a Marrubiu sono per il primo livello: Veronica Maccioni, Rita Arru, Manuel Pischedda, Francesco Frongia e Silvia Zedda. Per il secondo livello: Piermario Oppo, Davide Solla, Irene Mura, Carla Crispatzu e Flavia Zedda.
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TRAMATZA, 21 Agosto 2010
Stragiochiamo ha trovato a Tramatza una giornata calda ma ventilata. I partecipanti sono stati 90, un numero veramente alto per un paese di neanche mille abitanti.
Fin dall’inizio della manifestazione si sentiva, tra gli iscritti, la voglia di fare sport, di divertirsi e di giocare insieme.
Basket, calcetto, pallavolo e l’attività motoria si sono svolte nella stupenda Piazza Italia e nelle vie adiacenti. L’orienteering, invece, dall’altra parte del paese, in una zona poco trafficata, in modo da far giocare i ragazzi in tutta tranquillità in condizioni sicure e non pericolose.
Le partite si sono svolte con serietà, determinazione e sportività da parte di tutti i giovani, alcuni dei quali hanno dimostrato una notevole predisposizione per sport come pallavolo e basket. Predisposizione che, è bene, che coltivino e portino avanti. Molto spesso però succede, soprattutto nei piccoli paesi, che ai ragazzi pratichino un unico sport, il calcio, e non c’è cosa più sbagliata in quanto ognuno deve avere la possibilità di seguire e impegnarsi nell’attività che meglio si adatta al suo fisico.
Alle 21 si è dato lo stop alle gare e i partecipanti si sono seduti sotto l’arco.
A Tramatza abbiamo raccontato la vita dei fratelli Abbagnale. La storia di Carmine e Giuseppe è molto interessante in quanto i due ragazzi, provenienti da una famiglia di contadini, fin da piccoli hanno dimostrato una grossa passione per uno sport non tanto conosciuto: il canottaggio. La loro giornata era divisa tra la scuola, lo studio e il lavoro nei campi dei genitori. Nonostante questo trovavano il tempo e la voglia per fare tanto sport. I fratelli Abbagnale dovrebbero essere un esempio per tutti i ragazzi di oggi, molti dei quali tolgono tempo all’attività fisica per stare davanti a un computer o di fronte alla televisione.
Dopo aver premiato tutti i partecipanti con il nostro speciale gadget (non sveliamo in cosa consiste per non rovinare la sorpresa ai ragazzi dei prossimi paesi!) Sara ha letto i nomi dei finalisti.
Per il primo livello sono Andrea Lugas, Lorenzo Urri, Nicola Bertolucci, Sanna Carlotta Sanna, Lorenzo Pala, Giovanni Manca e Giovanni Pira. Per quanto riguarda il secondo livello, andranno a Marrubiu il 26 settembre, Stefania Manca, Maria Rimedia Orro, Fabio Aliegra, Domenico Nuscis, Giovanni Paba, Chiara e Federica Enna.
Stragiochiamo ha trovato a Tramatza una giornata calda ma ventilata. I partecipanti sono stati 90, un numero veramente alto per un paese di neanche mille abitanti.Fin dall’inizio della manifestazione si sentiva, tra gli iscritti, la voglia di fare sport, di divertirsi e di giocare insieme. Basket, calcetto, pallavolo e l’attività motoria si sono svolte nella stupenda Piazza Italia e nelle vie adiacenti. L’orienteering, invece, dall’altra parte del paese, in una zona poco trafficata, in modo da far giocare i ragazzi in tutta tranquillità in condizioni sicure e non pericolose. Le partite si sono svolte con serietà, determinazione e sportività da parte di tutti i giovani, alcuni dei quali hanno dimostrato una notevole predisposizione per sport come pallavolo e basket. Predisposizione che, è bene, che coltivino e portino avanti. Molto spesso però succede, soprattutto nei piccoli paesi, che ai ragazzi pratichino un unico sport, il calcio, e non c’è cosa più sbagliata in quanto ognuno deve avere la possibilità di seguire e impegnarsi nell’attività che meglio si adatta al suo fisico. Alle 21 si è dato lo stop alle gare e i partecipanti si sono seduti sotto l’arco. A Tramatza abbiamo raccontato la vita dei fratelli Abbagnale. La storia di Carmine e Giuseppe è molto interessante in quanto i due ragazzi, provenienti da una famiglia di contadini, fin da piccoli hanno dimostrato una grossa passione per uno sport non tanto conosciuto: il canotaggio. La loro giornata era divisa tra la scuola, lo studio e il lavoro nei campi dei genitori. Nonostante questo trovavano il tempo e la voglia per fare tanto sport. I fratelli Abbagnale dovrebbero essere un esempio per tutti i ragazzi di oggi, molti dei quali tolgono tempo all’attività fisica per stare davanti a un computer o di fronte alla televisione.
Dopo aver premiato tutti i partecipanti con il nostro speciale gadget (non sveliamo in cosa consiste per non rovinare la sorpresa ai ragazzi dei prossimi paesi!) Sara ha letto i nomi dei finalisti. Per il primo livello sono Andrea Lugas, Lorenzo Urri, Nicola Bertolucci, Sanna Carlotta Sanna, Lorenzo Pala, Giovanni Manca e Giovanni Pira. Per quanto riguarda il secondo livello, andranno a Marrubiu il 26 settembre, Stefania Manca, Maria Rimedia Orro, Fabio Aliegra, Domenico Nuscis, Giovanni Paba, Chiara e Federica Enna.
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BONARCADO, 22 Agosto 2010
Forse è scontato parlare ancora della bellezza del paese di Bonarcado visto che nel Diario delle giornate dello scorso anno l’abbiamo detto più volte. Ma, realizzare Stragiochiamo nel paese del Montiferru è davvero stupendo ed emozionante: una sensazione che non ha prezzo.
Alle spalle della Chiesa di Santa Maria e attorno al piccolo Santuario di Nostra Signora di Bonacattu, splendida costruzione risalente forse al VII secolo e di origine bizantina, si sono disputati i giochi di motoria per i più piccoli e le gare sportive di pallavolo, basket e calcetto.
Giorgio e il suo orienteering si sono spostati, invece, al centro del paese nei pressi della Chiesa di San Sebastiano, magnifico edificio del 1700.
Le fotografie utilizzate per questa competizione erano veramente belle. Mostravano, infatti, delle caratteristiche piuttosto particolari dell’architettura di Bonarcado. Spesso succede che i ragazzi e gli adulti non notino le bellezze del luogo in cui vivono. Attraverso l’orienteering noi cerchiamo di rendere il paese e tutti i suoi tratti tipici e unici protagonisti indiscussi di loro stessi. Vorremmo che gli abitanti si fermassero maggiormente a osservare il proprio paese per apprezzare anche i minimi particolari.
Inoltre, lo spirito della gara chiede ai concorrenti sia la velocità di spostamento sia la capacità di orientarsi. Per riuscire bene in questa disciplina sono quindi necessarie doti atletiche di velocità e di tenuta, ma soprattutto capacità di interpretazione della mappa e degli ambienti nei quali ci si viene a trovare. Per i giovani queste abilità sono davvero importanti e imprescindibili in quanto attraverso la pratica dell’orienteering si insegna loro ad avere una buona padronanza psicologica delle situazioni.
Gli iscritti di Bonarcado sono stati 101. Ecco i nomi dei finalisti del primo livello: Piras Francesca, Malica Giovanni, Salis Luca, Catapano Domenico, Marras Alessia, Marongiu Mattia e De Martis Daria. Del secondo livello andranno in finale: Sassa Antonio, Congiu Stefania, Zanda Gianluca, De Martis Arianna, Firinu Stefano e Zanda Federico.
Verso l’imbrunire sono terminati i giochi e i giovani sportivi, seduti sulle scalinate della chiesa, erano pronti e attenti per ascoltare la storia che Stragiochiamo aveva riservato per loro. La fame però ha prevalso e appena sono arrivate le pizze e altri dolci non si è capito più niente. Come un uragano impazzito si sono alzati e si sono avventati sul cibo, ma dopo aver speso tanta forza e tanta energia in tre ore di sport in cui tutti hanno dato il meglio di sé, questo è facilmente comprensibile. A Bonarcado avremmo dovuto parlare del campione dell’atletica Pietro Paolo Mennea, detentore per più di diciassette anni del record del mondo nei 200 m piani. Il suo primato venne superato di Micheal Johnson nel 1996.
Nel 1983 stabilì anche il record mondiale (manuale) nei 150 metri piani, con 14″8. Questo primato è stato battuto il 17 maggio 2009 da Usai Bolt.
Mennea, laureato in Scienze Motorie, Giurisprudenza, Lettere e Scienze politiche, assieme alla moglie ha dato vita alla Fondazione Pietro Mennea con lo scopo primario di carattere filantropico, cioè si impegna a effettuare donazioni costanti nel tempo ed assistenza sociale ad enti caritatevoli o di ricerca medico-scientifica, associazioni culturali e sportive, attraverso progetti specifici e concreti. La finalità secondaria è di carattere culturale, e consiste nel diffondere lo sport ed i suoi valori, nonché promuovere la lotta al doping, che è diventata una triste piaga per lo sport e la nostra società.
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RIOLA SARDO, 28 Agosto 2010
Stragiochiamo ha ora tanti nuovi amici e amiche. Sono gli abitanti di Riola Sardo, dove sabato si è svolta con un inaspettato successo e tanto coinvolgimento la nona tappa della manifestazione più amata dagli sportivi della provincia di Oristano.
Era la prima volta che i giovani di Riola partecipavano all’evento ludico culturale organizzato dalla Gio.E.Sport, ma sembrava che l’amicizia tra lo staff e i giovani sportivi fosse datata e nata parecchi anni prima. Infatti, dopo la prima mezz’ora passata a fare un po’ di conoscenza, si è subito instaurato un rapporto confidenziale e fraterno che ha permesso a tutti i 92 partecipanti di divertirsi e passare una serata diversa, all’insegna dello sport e del movimento.
A nord del paese, sulle sponde del Rio Mare Foghe, importante fiume tributario dello Stagno di Cabras, è presente un grande giardino pubblico con un bel prato e tante piante e alberelli. Ed è proprio sull’erba verde e ben curata del parco che si sono giocate le partite. Tutto si è svolto con regolarità, l’unico inconveniente è stato un forte vento di maestrale che imperterrito si è abbattuto contro gli sportivi, dall’inizio fino alla fine di Stragiochiamo. Ma certamente non è stato motivo di resa o di poca partecipazione, anzi… forse alcuni partecipanti erano talmente presi dai giochi e dalle gare che non si sono neanche resi conto delle potenti e fredde raffiche di vento.
A Riola, numeri alti anche tra gli adulti: 17 genitori si sono dilettati nella disciplina dell’orienteering, mentre alcuni hanno anche partecipato con tanto entusiasmo e sportività ai giochi di basket, volley e calcetto, assieme ai ragazzi. Ciò dimostra come lo sport non ha età e come l’attività fisica piace e delizia anche “i grandi”. Stragiochiamo, infatti, oltre a essere un evento creato apposta per i bambini e gli adolescenti, si dedica pure agli adulti. Una delle nostre finalità è, inoltre, far capire ai genitori l’importanza che il movimento ha sulla vita dei giovani, per lo sviluppo e la crescita in modo particolare, e cercare di insegnare loro a trasmettere ai propri figli la passione, la voglia e l’interesse per qualunque tipo di sport.
Un ulteriore messaggio che vogliamo mandare ai giovani partecipanti riguarda il modo di rapportarsi allo sport e in generale alla vita. Lo facciamo parlando e raccontando storie di vita di sportivi che si distinguono, oltre che per la bravura e la tecnica, per doti come il coraggio, l’impegno, la tenacia o l’amore per il prossimo. A Riola, abbiamo voluto dedicare il nostro spazio di discussione a un attaccante sardo famoso e amato anche all’estero. Avrete già capito che sto parlando di Gianfranco Zola. Magic Box, questo è il suo sopranome, è nato a Oliena e ha militato nella Nuorese, nella Torres, nel Napoli a fianco a Maradona, nel Parma, nel Chelsea e nel Cagliari. Nel Chelsea Zola vinse la Coppa d’Inghilterra, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa UEFA e fece uno straordinario goal entrato a far parte della classifica dei dieci goal più belli della storia del calcio.
Prima di ritirarsi dal ruolo di attaccante, il nostro Gianfranco, decise di giocare nel Cagliari, all’epoca in serie B. Fu proprio grazie alla tecnica e alla bravura di Zola che quell’anno i rosso-blu salirono in A e l’anno successivo vi rimasero senza alcuna difficoltà. Ma i motivi per cui abbiamo deciso di raccontare di Zola sono altri. Innanzitutto lui è un meraviglioso esempio e modello di fair play, cioè di lealtà e rispetto degli avversari. Attraverso la sua storia abbiamo cercato di far capire ai ragazzi di Riola, quanto le doti possedute da Magic Box siano importanti per fare di un bravo giocatore un vero campione. Senza onestà, umiltà, lealtà e rispetto non si va da nessuna parte, in nessuno sport!
Questi i nomi dei vincitori: del primo livello Zichi Alessia, Francesco Sanna, De Faveri Valentina, Secchi Nicola e Bellu Salvatore; del secondo Putzolu Daniel, Madau Alessandro, Trogu Danilo, Putzolu Marta, Brunzu Annalisa e Annunziata Chiara.
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BARATILI SAN PIETRO, 3 Settembre 2010
Stragiochiamo bagnato, Stragiochiamo fortunato!
Nel paese della vernaccia, l’evento sportivo è iniziato sotto una leggera pioggia e dei nuvoloni scuri e grigi che non lasciavano presagire niente di buono. Fortunatamente i ragazzi di Baratili non si sono lasciati intimidire e 96 coraggiosi hanno sfidato il tempo inclemente, uscendo di casa e recandosi nella piazza del Comune dove Stragiochiamo ha montato i campi e i giochi. La partecipazione, tenendo conto del clima e del numero totale della popolazione che conta neanche 1500 abitanti, è stata davvero notevole, con grande soddisfazione dello staff.
Dopo i primi venti minuti, comunque, è spuntato il sole, il cielo è diventato limpido e in un attimo il tempo si è fatto afoso e caldo, ma ovviamente neanche questo è stato motivo di abbandono della manifestazione.
I ragazzi si sono divertiti veramente tanto, come testimoniano le numerose pagine, del Diario Cartaceo di Stragiochiamo, piene di commenti positivi. Qualcuno ha chiesto ai membri del team “ma quanto durano i giochi? Li potete far finire domani sera per piacere?” mentre una bambina di 6 anni ha detto “che bello, mi sto divertendo tantissimo sullo scivolo, sarebbe bello se Stragiochiamo ci fosse tutto ogni giorno l’anno!”.
Anche il pubblico che ha assistito alla manifestazione era molto consistente. Per qualche minuto è stato composto addirittura da un nutrito gruppo di signore anziane che all’uscita della messa, svoltasi nella bellissima Chiesa di San Paolo Apostolo, si sono fermate nella piazza per ammirare di bambini e ragazzi che scorrazzavano, ballavano e ridevano e che fino alle 20 hanno animato il centro storico.
I finalisti di Baratili sono Sardu Simone, Ferrariu Jasmina, Brunzu Anna, Pintus Natalia, Mura Lorenzo, Piras Davide, Erbì Mattia e Brunzu Roberto per il primo livello. Del secondo livello, andranno il 26 settembre a Marrubiu, Sardu Lorenzo, Atzori Nicola, Spanu Roberta, Mocci Emanuela, Mattu Antonio, Cardia Luca e Fanari Giulia. I ragazzi del secondo sono stati molto bravi nell’orienteering, infatti ogni indizio è stato trovato immediatamente e in pochissimo tempo hanno terminato la gara.
Un ulteriore complimento va fatto alle donne del paese, le uniche che hanno partecipato al gioco riservato agli adulti. Tra l’altro la loro adesione, così alta e sentita, calza a pennello con la vita della sportiva che a fine serata è stata raccontata ai giovani sportivi.
Ai ragazzi di Baratili San Pietro abbiamo parlato della campionessa di canoa, tedesca ma naturalizzata italiana, Josefa Idem, vincitrice di 35 medaglie tra Olimpiadi, Campionati del mondo ed Europei. La canoista si è guadagnata la sua ultima medaglia all’età di 43 anni, età che nel mondo dello sport viene considerata troppo “eccessiva”. Ma Josefa ha completamente ribaltato questa convinzione dimostrando, noi di Stragiochiamo l’abbiamo più volte sostenuto, ma lei ne è l’esempio lampante, che realmente lo sport non ha età.
Inoltre, anche il suo carattere e il suo atteggiamento sono degni di essere raccontati. Infatti, al contrario di molti sportivi, nonostante gli innumerevoli successi ottenuti, è sempre rimasta una ragazza con i piedi per terra e ha sempre messo al primo posto la famiglia e i figli affermando che sono loro le sue due medaglie più preziose.
Infine oltre all’attività agonistica e alla famiglia, Josefa Idem è impegnata anche a livello sociale. È stata testimonial di campagne di sensibilizzazione sulla sclerosi multipla, sulla donazione di organi e a favore di Emergency. È insomma un esempio femminile straordinario, se si pensa che a settembre compirà 44 anni e che si candida ai prossimi Giochi olimpici di Londra. Perché, come afferma in tono scherzoso “le Olimpiadi sono come i figli: quando li fai patisci un dolore incredibile, ma appena te ne rendi conto, ne vorresti fare un altro”. Forza Josefa!
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SAN VERO MILIS, 11 Settembre 2010
Un paese di sportivi. Così può essere definito San Vero Milis che dopo cinque anni continua ad accogliere Stragiochiamo e il suo staff con passione e un coinvolgimento formidabili. Ogni record è stato battuto: 145 iscritti di cui più di 60 alla motoria, 33 al primo livello, 28 al secondo e 29 adulti. Numeri che testimoniano quanto l’attaccamento e la passione dei sanveresi per l’attività fisica e lo sport siano forti e indissolubili.
Uno degli obiettivi di Stragiochiamo è la sensibilizzazione alle pratiche sportive come strumento di crescita globale della persona e in particolare dei giovani per aiutarli a tutelare valori quali accettazione delle regole, rispetto per gli altri, solidarietà, impegno, collaborazione e appartenenza al gruppo. Gli abitanti di Sant’Eru, così è detto in dialetto il paese famoso per l’artigianato dei canestri in giunco e per la produzione della vernaccia, questo l’hanno capito fino in fondo e infatti durante l’evento si sono creati dei momenti di grande sportività e socialità che hanno dato luogo a un pomeriggio allegro e stimolante.
Per l’occasione lo staff ha dovuto aggiungere tre campi di gioco e un gonfiabile per i bambini della motoria. La piazza del centro abitato, chiamata San Michele in onore al Santo patrono della Chiesa di fronte, era gremita di gente. Anche il pubblico era numeroso e ha partecipato attivamente alla manifestazione, dall’inizio alla fine, con applausi e grida di incoraggiamento agli sportivi. Si vedevano magliette bianche con il logo di Stragiochiamo che sfrecciavano da ogni parte, urla di gioia e di divertimento si sono alzate per tutta la durata dell’evento. Al termine delle gare solo gli adulti mostravano segni di stanchezza. I bambini e i ragazzi si comportavano come se avessero giocato pochissimo tempo ed erano ancora pieni di energia: sicuramente avrebbero continuato a correre e saltare per ore ed ore.
Al fischio finale tutti i partecipanti si sono seduti per ascoltare la storia che Stragiochiamo ha riservato loro.
La sportiva scelta per San Vero è Valentina Uccheddu, talentuosa atleta oristanese che a causa di un grave infortunio al tendine d’achille non poté partecipare alle Olimpiadi. Valentina, però, non si perse d’animo e dopo la guarigione riprese subito con gli allenamenti evidenziando così la sua passione, la sua determinazione e la sua forza. Lei è stata la prima sportiva sarda a essere convocata per le gare atletiche più importanti e ambite. Per questa ragione fu contattata e desiderata da grandi società sportive della penisola. Ma la fedeltà alla sua città e al suo allenatore ha sempre prevalso su tutto dimostrando ancora una volta il carattere di ferro dell’atleta!
I vincitori di San Vero che il 26 settembre si recheranno a Marrubiu per la finale, che ormai è quasi alle porte, sono Alessandro Enna, Simone Palmas, Biagio Salaris, Federica Destro e Carlotta Vargiu del primo livello, Alessandro Orro, Alessia Orro, Michele Broccias, Silvia Putzolu e Alberto Zedda del secondo.
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CUGLIERI, 12 Settembre 2010
Per Stragiochiamo è stata una bellissima serata quella passata in compagnia degli abitanti di Cuglieri. Il paese sorge ai piedi del versante occidentale del massiccio del Montiferru, complesso vulcanico spento da almeno 2 milioni di anni, a circa 500 metri sul livello del mare. Il panorama che si vede dalle vie del centro abitato è veramente spettacolare e ha regalato allo staff emozioni uniche, soprattutto durante l’imbrunire quando il cielo si è colorato di rosa e il sole è diventato un’enorme palla arancione che a poco a poco è sparita dietro il mare.
È stata scelta, per essere trasformata in un campo di gioco e sport, via Regina Margherita antistante all’ex Convento dei Cappuccini. Ed è proprio di fronte al suo portone che si sono svolti i percorsi di motoria. Stragiochiamo, infatti, attraverso la sua attività cerca di valorizzare e promuovere i luoghi più caratteristici di un centro abitato creando dei momenti di aggregazione e insegnando ai partecipanti ad amare il proprio paese e soprattutto a rispettarlo.
Il piatto forte della manifestazione sportiva è stato l’orienteering, realizzato negli affascinanti viottoli impervi del centro storico, a piedi della Basilica di santa Maria della Neve che dall’alto del colle Bardosu, sul quale si erge, domina tutto il paese. La disciplina è piaciuta molto ai ragazzi e anche gli adulti l’hanno apprezzata veramente. Un genitore, addirittura, pur di non rinunciare alla gara ha corso su e giù con il passeggino e il figlio piccolo. I loro commenti finali sono stati “anche se ci siamo stancati ne è valsa la pena” oppure “siamo senza fiato ma contenti”.
I bambini più piccoli invece hanno dichiarato di essersi divertiti molto nei percorsi ideati da Alessandra, mentre alcuni ragazzi del primo e del secondo hanno eletto il calcio come sport favorito, altri invece hanno preferito il basket.
Mentre il sole si nascondeva, le partite sono terminate e i giovani sportivi si sono seduti di fronte al gazebo blu, simbolo della segreteria di Stragiochiamo. Tutti in silenzio hanno ascoltato la storia sulla vita di Yuri Chechi. Molti di loro conoscevano già il ginnasta italiano soprannominato “il signore degli anelli”. Yuri da bambino, piccolo di statura e magrolino, non era certo dotato di un fisico che faceva presumere una carriera sportiva. Ma l’impegno e la passione possono trasformare una persona in un campione. Ciò è successo a Yuri, considerato, da alcuni esperti, il migliore di tutti i tempi nella disciplina degli anelli. Nonostante due gravi infortuni si è sempre rialzato e la sua tenacia gli ha fatto vincere parecchie medaglie.
Dopo la storia arriva il momento più atteso: la lettura delle classifiche e consegna dei gadget.
Ed ecco i nomi dei ragazzi che dovranno tenere alto il nome del loro paese alla finale di Marrubiu: Sias Marianna, Casule Simona, Meles Giovanni, Meaggia Enrico, Piras Francesco, Idda Matteo, Idda Miriam, Piras Sebastiano, Corronca Giansalvatore e Idda Andrea.
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CABRAS, 18 Settembre 2010
Pensavamo che il tempo piovoso e il cielo grigio spingessero le persone a stare a casa, ma mai nessuna previsione si è rivelata così tanto sbagliata. La cittadina del Sinis sabato sera è riuscita a conquistare il nuovo record di presenze dell’estate 2010 con ben 157 partecipanti, anzi 158 se si tiene conto della presenza di un cagnolino che correva instancabile da un campo all’altro.
Dopo qualche goccia caduta a inizio gare, il tempo si è assestato le tre ore di gioco sono passate velocemente e in modo molto speciale.
La manifestazione sportiva è stata realizzata a fianco allo stagno, nella piazza omonima, accanto alla bellissima Chiesa di Santa Maria, risalente al XV dopo Cristo.
Lo Stagno di Cabras, che si estende per circa 2288 ettari e che rappresenta l’ambiente palustre tra i più importanti della Sardegna, ha dato origine a uno scenario particolarmente affascinante, soprattutto durante il tramonto. Infatti, il cielo rosa riflettendosi sullo specchio d’acqua ha dipinto tutta la piazza con colori inconsueti e allegri, regalando agli sportivi un’atmosfera al quanto suggestiva.
Piazza Stagno era completamente affollata di bambini, ragazzi e adulti tutti molto allegri e divertiti. La confusione regnava incontrastata ma esservi risucchiati era bello e piacevole. Era un caos simpatico e grazioso nel quale tutti hanno rispettato le regole, più volte sottolineate da Sara durante il corso dell’evento, quali la convivenza civile, la necessita di condividere i valori di cui lo sport è portatore come lealtà, collaborazione, rispetto, solidarietà, impegno.
Il momento più emozionante è quanto i bambini della motoria hanno lasciato in pace, per qualche minuto, lo scivolo gonfiabile e hanno formato un grande cerchio di fronte al gazebo della segreteria. Dopo aver ballato, si sono cimentati nel tradizionale saluto di Stragiochiamo: prima tutti giù si grida “stra…” poi di colpo si salta e con le mani al cielo si urla “…giochiamo”.
Ai ragazzi di Cabras noi dello staff abbiamo voluto raccontare la vita di Gary Hall Junior, nuotatore statunitense vincitore di svariate medaglie alle olimpiadi e ai campionati mondiali di nuoto. La sua specialità è lo stile libero e fin da piccolo si è subito contraddistinto per la sua bravura e il suo impegno. Gli successe però che a un certo punto della sua carriera scoprì di avere il diabete. La malattia fu per lui come una mazzata e dopo un periodo difficoltoso capì che nonostante il suo problema poteva continuare a nuotare e ad allenarsi, tenendo sempre sotto controllo i valori della glicemia. Pochi mesi dopo, infatti, Gary Hall Jr riprendeva a vincere diventando il nuotatore più veloce della storia.
Il nuotatore porta la sua esperienza di campione affetto da diabete a ragazzi, genitori, allenatori, medici e dirigenti delle società sportive, anche in qualità di portavoce dell’Associazione americana diabetici. Questo fa di un atleta molto speciale anche fuori dall’acqua.
Questi i nomi dei vincitori di Stragiochiamo a Cabras: Camilla Mancosu, Lorenzo Scintu, Giorgio Lai, Martina Atzori, Manunta Andrea, Adele Loi che concorreranno a Marrubiu per le gare del primo livello; Sanna Michele, Conemi Gianluca, Ilaria Massa, Kattiuscia Mattu, Pinna Paolo e Mirai Gabriele giocheranno nel secondo livello.
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GHILARZA, 19 Settembre 2010
A Stragiochiamo si respira ormai aria di finale. Ghilarza è stata la penultima tappa della V edizione della manifestazione sportiva e culturale che anche quest’anno ha trasformato in campi da gioco e divertimento i centri storici di 14 paesi della provincia di Oristano più uno toscano, Larciano in provincia di Pistoia, che ha inaugurato la formidabile stagione estiva.
Nel paese che diede i natali al filosofo Antonio Gramsci gli iscritti sono stati 80 e i nomi dei vincitori sono Manca Isaia, Marra Alessia, Mugheddu Simona, Cogotzi Luca, Cabiddu Ornella, Sanna Francesco, Giovanetti Simone, Cossu Enrico, Piras Lorena, Marcangeli Gianmarco, Cristian Fodde, Sanna Ilaria, Bibiana Cicoria e Bachis Federico.
Anche l’autunno fa capolino e il clima nella piazza antistante alla stupenda Torre Aragonese era piuttosto freddo. Di questo, però, se ne sono accorti solo i ragazzi dello staff di Stragiochiamo e i genitori. Questi ultimi inseguivano i propri figli costringendoli a indossare felpe e giubbotti che ovviamente dopo due minuti di gioco giacevano a terra a bordo campo.
Nonostante il vento e la bassa temperatura tutti i partecipanti e il pubblico dell’evento hanno dimostrato grande soddisfazione. Alcune mamme addirittura hanno avanzato la proposta di organizzare per l’anno venturo un Stragiochiamo Intercomunale. Ghilarza infatti è praticamente unita ai paesi di Abbasanta e Norbello e ai genitori farebbe piacere se la manifestazione coinvolgesse anche i due paesi vicino in modo da rendere la giornata realmente all’insegna della partecipazione e della condivisione di momenti divertenti ed educativi per i propri figli.
La gara dell’orienteering, svolta tra le strette vie e le costruzioni di basalto caratteristiche del paese, si è rivelata piuttosto interessante per i giovani sportivi. Questa volta Giorgio ha scattato delle foto a particolari alquanto specifici, un po’ complicati ma non impossibili. Lo dimostra il fatto che i ragazzi del primo livello sono riusciti a trovare in poco tempo tutti i numeri delle immagini. Un di loro ha affermato “io abito proprio nella via in cui è stata scattata la fotografia ma non mi ero mai accorto di questo particolare”. Lo scopo della disciplina è stato raggiunto!
La novità di Ghilarza è stata la disciplina del tennis, a cui i ragazzi hanno giocato assieme al Maestro Mirko.
A fine serata abbiamo raccontato la vita di un’atleta russa. Il suo nome è Elena Gadžievna Isinbayeva. Lei iniziò a cinque anni con la ginnastica artistica. Crescendo venne giudicata troppo alta per tale sport ed a quindici anni lasciò la ginnastica per dedicarsi al salto con l’asta.
Elena è la prima donna a valicare i 5 metri. È una campionessa olimpica e mondiale che finora ha migliorato 27 volte il record del mondo, portandolo a 5,06 m all’aperto e a 5,00 m al coperto.
L’atleta ha sempre bene in mente chi è e da dove viene. Infatti, suo padre, Gadzhi Gadzhiyevich Isinbaev, è un idraulico membro di un gruppo etnico di Tabasarans. Sua madre, lavora come assistente in un negozio ed è di etnia Russa. La Isinbayeva viene quindi da una famiglia di origini umili e si ricorda che i suoi genitori hanno dovuto fare molti sacrifici finanziari per aiutarla nella sua carriera sportiva.
Durante il racconto molti ragazzi hanno espresso il desiderio di voler diventare dei campioni sportivi, uno di salto con l’asta, un altro di formula uno. Le ragazza invece hanno dichiarato di voler essere delle brave pallavoliste, poi una di loro ha aggiunto “anche se da grande mi allenerò molto so che l’importante non è vincere”.
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MARRUBIU, 26 Settembre 2010
Anche quest’anno si chiude con grande successo la manifestazione sportiva Stragiochiamo, sport e centri storici, ideata dalla Gio.E.Sport di San Vero Milis e patrocinata dall’Assessorato Provinciale alle Politiche Giovanili. L’iniziativa itinerante ha coinvolto Bauladu, S. Nicolò d’Arcidano, Fordongianus, Nurachi, Ardauli, Tramatza, Marrubiu, Baratili San Pietro, Riola Sardo, San Vero Milis, Cuglieri, Bonarcado, Cabras, Ghilarza e per la prima volta un paese in provincia di Pistoia, Larciano.
La giornata più attesa dai giovani sportivi è arrivata ed è volata in un batter d’occhio, ma si sa… quando ci si diverte il tempo scorre velocemente.
Ed è stata la capitale sarda dell’ossidiana, ovvero Marrubiu, ad accogliere cordialmente tra le sue braccia tutti i vincitori dei 13 paesi sardi, più i partecipanti della cittadina ospitante e i ragazzi di Larciano, paese che ha inaugurato la V edizione della manifestazione culturale e ludica. La presenza dei giovani toscani e delle loro famiglie è stata molto gradita e ha reso tutto più emozionante e avvincente rendendo la finalissima realmente all’insegna del confronto e dell’amicizia.
In totale sono stati 250 partecipanti e tante ore di sport, movimento e agonismo.
Alle 9.30 in punto, nella piazza della Stazione di Marrubiu sono arrivati i ragazzi e mezz’ora dopo stavano già sfilando per le vie del centro abitato, ognuno con il cartello del proprio paese in mano e negli occhi la speranza di rendergli onore a fine giornata.
Alle 10.30 si è dato via al primo turno di gioco. Gli sport fatti sono stati l’orienteering fotografico, basket, calcio e pallavolo e le squadre si sono divise nei 6 campi che il team di Stragiochiamo ha allestito apposta per loro nella piazza di fronte il Comune e nelle vie circostanti. Tra una partita e l’altra ogni ragazzo aveva il tempo di bere, riposarsi e vedere un video, creato dallo staff, che riassumeva le vite degli sportivi, di cui abbiamo parlato in ogni evento, in aggiunta alle foto scattate durante i mesi estivi ai protagonisti della manifestazione. I partecipanti sono rimasti molto colpiti dal filmato e molti hanno voluto guardarlo più volte.
Nei momenti di pausa, inoltre, i membri di ogni paese raccontavano ai presenti, al pubblico e agli altri ragazzi, la vita dello sportivo legato alla propria tappa. Tutta la piazza era addobbata con manifesti in cui brevemente è stata riassunta la carriera degli atleti e un aggettivo che contraddistingue loro. Il racconto della vita di un personaggio appartenente al mondo dello sport è stata una delle novità introdotte nell’edizione 2010, il cui fine era spingere i ragazzi a momenti di riflessione e sensibilizzarli a seguire modelli di vita importanti.
Ovviamente non potevano assolutamente mancare i giochi gonfiabili, lo scivolo e tappeto hanno intrattenuto e fatto divertire i più piccoli per l’intera giornata.
Alle 12.30 c’è stata la pausa pranzo e tre ore dopo tutte le squadre erano già sui campi pronte e vogliose di continuare le gare.
Alle 17.30 il tanto temuto fischio finale ha risuonato per le vie in cui venivano disputate le partite, gremite di tifosi e sostenitori dei vari paesi. Tutti gli sportivi si sono seduti in cerchio nella piazza del Municipio e nuovamente i rappresentati di ciascun centro abitato hanno parlato dei vari campioni sportivi e delle loro gesta. Le premiazioni sono state realizzate verso le 18, ora in cui l’emittente Super Tv Oristano ha trasmesso la diretta.
Ed ecco i paesi dei vincitori. Per il primo livello si classifica al primo posto il paese di Ardauli , mentre del secondo ha vinto Bonarcado e i suoi rappresentanti.
A noi dello staff non resta che augurare: Atrus Annus…
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