Sedilo · 2015
sabato, 26 Dicembre 2015 alle 7:00
Direttamente dal racconto di uno dei protagonisti, Paolo Marras.
Dici Sedilo, in provincia di Oristano, e subito ti viene in mente “s’Ardia” e l’adrenalina che scorre quando i cavalieri corrono attraverso l’arco del santurario dedicato a Santu Antinu tra due ali di folla.
Sedilo per noi diventa un luogo da scoprire grazie alla fantasia e alla conoscenza del territorio di Gonario che ci guida attraverso la nebbia fino a giungere al bellissimo sito di Iloi. Tra la nebbia i monumenti che vediamo e fotografiamo assumono una veste inconsueta che li rende affascinanti.
Scendiamo dal costone di “Binzales” e visitiamo le domus de janas di Ispiluncas quindi percorriamo un suggestivo single track che ci porta a scavalcare la strada statale 131 (dcn) e giungere sulle sponde del lago Omodeo.
Il lago sarà una presenza costante e un punto di riferimento per noi; lo costeggiamo a lungo pedalando sulle sterrate che, chilometro dopo chilometro, ci portano verso il Santuario di Santu Antinu.
Scendiamo verso il fiume Tirso dove ci aspetta un guado niente affatto semplice…
Una lunga discesa in asfalto ci conduce in vista di Ottana, in lontananza vediamo le inconfondibili ciminiere, simbolo del fallimento industriale che ha segnato, forse irrimediabilmente, questo territorio. Noi invece ci dirigiamo a nord, dove ci attende la fonte sacra di Puntanarcu nascosta da un boschetto di pioppi, olmi e salici.
L’ultima salita mette a dura prova gambe, cuore e polmoni.
Per fortuna, all’arrivo, ci aspetta un luogo accogliente e sicuro dove poter recuperare le energie…
Sedilo, 8 dicembre 2015
Le foto sono di Luca (aka Pavel Nedved)
Pubblicato in Mountain Bike