Come ricorda Beppe Meloni, appassionato cultore della piccola storia di questa città, nelle pagine del suo volume Oristano, 900 e dintorni (Editrice S’Alvure · Oristano), la pallacanestro, dopo Cagliari e Sassari, approda nella città d’Arborea, nell’immediato secondo dopoguerra. La prima formazione, degna di questo nome, fa il suo esordio nel 1946 sul campo della vecchia palestra della Ginnastica Tharros in piazza Eleonora, nel cortile interno del palazzo degli Scolopi. È Angelo Cao, uno studente cagliaritano sfollato in città, a insegnare i primi rudimenti a un gruppo di atleti, tra i quali, Manlio Muzzetto, Gigi Denti, Dino Ibba, Bebetto Sanna, Antonio Meloni, Francesco Mastino, Nanni Motzo. Più avanti, nel 1949, è una sezione pallacanestro della S. P. Tharros, curata dall’infaticabile Francesco Mastino, atleta di valore, e formata per lo più da studenti liceali, Italo Porcedda, Fernando Ruggeri, Francesco Delvais, Beppe Meloni, Mario Fara, Giancarlo Fantoni, Ugo Marras, Livio Luperi, Tore Casu, Guglielmo Mura, Gianfranco Cabras, Silvio Fadda, Giorgio Puddu, a cimentarsi nella nuova disciplina sportiva.
Oristano, 26 novembre 1950. Da sinistra
Fernando Ruggeri, Silvio Fadda, Beppe Meloni, Giancarlo Fantoni, Michele Tanchis, Francesco Mastino, Francesco Delvais, Gianfranco Cabras, Mario Fara, Tore Casu, Guglielmo Mura, Giovanni Cadeddu, Italo Porcedda
• • • • • • • • • • • • • • • • •
po una breve parentesi con una formazione del Gruppo Sportivo De Castro di Severino Ibba, nasce la Folgore, che con alterne fortune , prese parte a numerosi incontri con i forti quintetti cagliaritani dell’Esperia e dell’Aquila, sullo sterrato del campo Tharros.
Oristano, 30 marzo 1952. Da sinistra
Giorgio Puddu, Guglielmo Mura, Italo Porcedda, Fernando Ruggeri, Ugo Marras, Silvio Fadda, Francesco Delvais, Beppe Meloni
• • • • • • • • • • • • • • • • •
In questo lungo viaggio della memoria sulla storia della pallacanestro locale, riportato nelle pagine di Oristano, 900 e dintorni, sottolinea ancora Meloni, è stato di grande aiuto il minuzioso e dettagliato racconto di Gabriele Luperi, prematuramente scomparso, giornalista del TG3 e profondo conoscitore della storia locale. In gioventù, Gabriele (Lele per gli amici), è stato infatti uno tra i migliori esponenti della pallacanestro oristanese, nelle file dell’Eleonora anni sessanta, assieme a Giuseppe Putzu (che vanta, tra l’altro, una brillante parentesi, fine anni sessanta, alla Dinamo Sassari di Mazzanti e Zoagli), Pier Carlo Viotti, Alfredo Sirianni, Efisietto Serra, Livio Luperi, Giuseppe Miculan, Giulio Mulas, Paolo Putzu, Tony Delitala, Bruno Sechi, Giorgio Gaviano. A seguire, la grande avventura della Libertas Oristanese di Gianfranco Pinna, prima in serie D, poi in C e infino e l’exploit in serie B, con nuovi giocatori emergenti, Luciano Torrente, Francesco Mastio, Mario Vascellari, Gigi Pilleri, Beppe Cordeddu, Francesco Cruccas, Umberto Schilic, Maurizio Onorato. Una storia, lunga mezzo secolo, che continua e onora la tradizione sportiva della città.