La squadra di calcio del Guspini, in provincia del Medio Campidano, nei primi anni settanta.

Dall’archivio di Antonello Manconi, la formazione della Base Aerea di Decimomannu, in provincia di Cagliari, che nel 1986 ha vinto il campionato delle Basi dell’Aereonautica Militare in Italia.

In alto da sinistra

Mulas, Scotto, Romanelli, · · · · · (Comandante della base), · · · · · (vice Comandante), · · · · · , Cavallet, Matzuzi (allenatore)

Al centro da sinistra

· · · · ·, Congiu, · · · · ·, Lepori, Caria, Meloni, Congiu

In basso da sinistra

Manconi, · · · · ·, Tamponi, Melis, Cocco, Corona

La squadra di calcio del Gruppo Sportivo Serrenti, in provincia del Medio Campidano, che nella stagione 2009-2010 partecipa al campionato di Terza categoria.

In alto da sinistra

Michael Porcu, Basilio Putzu, Stefano Fenuccio, Alessandro Marras, Antonio Fosci, Manuelito Satta, Manuele Spiga, Alessandro Tiddia, Fabio Putzu, Massimo Sanna, Marino Argiolas (allenatore), Marco Murtas

In basso da sinistra

Virgilio Lecis, Giannino Lampis, Federico Lecis, Antonello Sanna, Alessandro Sanna, Roberto Basciu, Luigi Pasci, Luigi Lecis

Giocatori e dirigenti della squadra di calcio dell’Oristanese, allenata da Matiia Floris, che nella stagione 2012-2013 partecipa al campionato di Seconda categoria.

Direttamente dal racconto di Paolo Marras

Da qualche tempo il Monte Arci sta suscitando notevole interesse tra gli appassionati di escursioni; alla sua rete di sentieri che collega il Campidano con la fertile Marmilla, ai suoi boschi, alle varie sorgenti e alle emergenze archeologiche e naturalistiche si sono recentemente aggiunte le installazioni di “Land Art” realizzate da vari artisti.

In particolare il maggior interesse viene catturato dalle installazioni erette nel territorio comunale di Pau, nel cui abitato si trova il Museo dell’ossidiana.

Come scritto sopra, la fitta rete di sentieri permette una grande varietà di itinerari e di varianti. Per questa escursione stabiliamo, come punto di partenza, la località di Is Arutas Santas, in territorio di Villaurbana, dove è presente una sorgente d’acqua, tavoli per un eventuale ristoro, ma soprattutto un imperdibile monumento naturale, una formazione di basalti colonnari che richiamano la formazione vulcanica del massiccio collinare.

Una lunga scalata su fondo sterrato talvolta tecnico ci porta al primo single track in discesa, tra gli alberi del bosco, con sassi e gradini che impegnano i muscoli e tengono alta l’attenzione; e intanto abbiamo raggiunto il territorio comunale di Villaverde e subito dopo quello di Pau.

Siamo ormai nei pressi del sentiero delle installazioni (che percorriamo in senso inverso rispetto all’itinerario escursionistico): il sentiero si inoltra nel bosco costeggiando suggestive formazioni basaltiche dalle quali, improvvisamente, emergono gli animali costruiti dagli artisti con l’utilizzo dei materiali che il bosco stesso fornisce in abbondanza.

La volpe, il cervo, l’assiolo e il riccio si prendono la scena; incontriamo un gruppo intento ad ascoltare le voci delle guide raccontano le storie del bosco e le sue meraviglie.

Riprendiamo il cammino un po’ a malincuore attraverso il rimboschimento, transitiamo tra i pini di un rimboschimento e torniamo sull’asfalto, costeggiamo ciò che resta del campeggio montano di s’ennixeddu e l’attacco della Scaba Crobina, un sentiero in salita caratterizzano dal fondo cosparso da schegge di ossidiana; si sale ancora, verso sinistra una sterrata in salita ci conduce all’ultima installazione, quella del bue, una delle più fotografate.

La salita ci porta alla sorgente di Mitza Fustiolau e successivamente al belvedere di Beda Manca: da questo punto privilegato, come lascia intuire il nome, è possibile godere di una vista panoramica sul golfo di Oristano.

Ancora un single track, poco battuto, ma estremamente piacevole, in mezzo al bosco, ci porta verso lo strappo di Punta Laccu Sa Vitella; la fatica comincia a farsi sentire e i tratti più ripidi ci costringono a procedere a piedi. Raggiungiamo la vedetta in località Laccheddas (già attraversata all’andata) da dove si gode una splendida visuale a 360°.

Siamo nuovamente in territorio di Villaurbana; l’escursione è quasi giunta al termine, mancano 5 km al rientro. Ci aspetta un ultimo, lungo e piacevole single track che ci riporterà al punto di partenza.

Nella foto la squadra dell’Ovodda, in provincia di Nuoro, che nella stagione 1985-1986 affronta in una partita di recupero, durante la settimana, la formazione del Terralba. La partita non si era potuta disputare la domenica precedente a causa delle pessime condizioni del campo di gara. Nonostante l’incontro si fosse svolto di giovedì l’affluenza del pubblico non era mancata registrando oltre 2000 spettatori.

In piedi da sinistra

Beniamino Pirone, Collu, Patrizio Curreli, Giuseppe Logias, Gianmario Matteoli

In basso da sinistra

Piero Curreli, Gianmario Pilo, Angelo Vacca, Claudio Marongiu, Marietto Sedda, Giuseppe Bussu

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Nelle foto che seguono, alcune sequenze della partita.

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I piccoli calciatori della Libertas di Cabras, in provincia di Oristano, che nel 1979 partecipano al campionato Giovanissimi.

In piedi da sinistra

Luigino Loi (allenatore), Angelo Buschettu, Sandro Careddu, Luciano Castangia, Sandro Muroni, Tore Careddu, Giampiero Erdas, Ignazio Carrus (dirigente)

In basso da sinistra

Valentino Scintu, Mario Sechi, Antonello Simbula, Pino Camedda, Tore Sanna

La squadra femminile di pallavolo della Comer Volley di Iglesias che nella stagione 2012-2013 partecipa al campionato di Seconda divisione.

La squadra di calcio della Narboliese, in provincia di Oristano, allenata da Giorgio Guerra e che nella stagione sportiva 1984-1985 partecipa al campionato di Terza categoria.

In piedi da sinistra

Marco Tola, Gian Giuseppe Vargiu, Enrico Tola, Pinuccio Scanu, Salvatore Tola, Lucio Cadeddu, Giorgio Guerra (allenatore)

In basso da sinistra

Antonello Dessì, Pietro Manunza, Franco Tola, Walter Sanna, Alessandro Firinu

La squadra di calcio del Burgos, in provincia di Sassari, che nella stagione 2007-2008 partecipa al campionato di Seconda categoria.